#WorldWar3. Taiwan blocca l’export verso Mosca e la socialsfera cinese tifa per i russi

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Taiwan la scorsa settimana ha detto che si sarebbe unita agli Stati Uniti e ai suoi alleati nell’imporre sanzioni alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, interrompendo le esportazioni di tecnologia dal più grande produttore di chip del mondo, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., Tsmc.«Dobbiamo condannare solennemente la violazione della sovranità dell’Ucraina da parte della Russia e la sua interruzione della pace e della stabilità regionale e globale (…) Taiwan è disposta a partecipare agli sforzi che contribuiscono alla risoluzione pacifica delle controversie. Taiwan si unirà anche alla comunità internazionale nelle sanzioni economiche contro la Russia», ha detto il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen.

Tsai ha anche chiesto una maggiore vigilanza per evitare che forze straniere e attori locali sfruttino la crisi ucraina per «creare panico e influenzare il morale della società taiwanese». Anche il premier di Taiwan Su Tseng-chang ha parlato di sanzioni, e ha messo in guardia contro la guerra dell’informazione da parte di “alcune forze straniere”: «Proteggeremo assolutamente la nostra sovranità e sicurezza nazionale (…) in linea con i paesi democratici del mondo», ha detto Su, riporta Rfa.

Tsmc, uno dei principali fornitori di Apple, ha detto che avrebbe rispettato qualsiasi sanzione imposta dal governo di Taiwan: «Tsmc rispetta tutte le leggi e i regolamenti applicabili ed è pienamente impegnata a rispettare le nuove regole di controllo delle esportazioni annunciate», ha detto la società in un comunicato.

Il ministero dell’economia di Taiwan ha detto che l’isola starebbe cercando di diversificare le sue forniture di gas naturale, dopo che il contratto con la Russia scadrà a marzo.

Pechino si è affrettata ad alimentare il sentimento nazionalistico da quando è iniziata l’invasione russa, invitando i cinesi in Ucraina a identificarsi con adesivi sulle loro auto, o con la bandiera nazionale cinese oltre che evacuare il paese.

I media ufficiali in Cina stanno facendo attenzione a non essere troppo anti-Ucraina: «La posizione assunta dai media ufficiali è che l’Occidente ha aggravato l’intera faccenda (…) la parte cinese non la vede come un’aggressione russa».

Nella social sfera cinese, all’intento della Grande Muraglia elettronica quindi, «gli atteggiamenti delle persone vanno dall’estremo al neutrale, ma fondamentalmente la maggior parte delle persone sta applaudendo l’invasione russa (…) Chiedono il ripristino del territorio dell’ex Unione Sovietica (…) Alcuni si oppongono alla guerra, perché il conflitto militare uccide le persone, mentre commenti più sobri pensano che l’invasione (…) avrà un enorme impatto sulla politica globale».

Anna Lotti