#worldwar3: Gli Stati Uniti hanno notificato alla Russia che non intendono impegnarsi nel processo negoziale

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A partire dalle ore 19.10 del 23 febbraio la situazione in Ucraina è cominciata a degenerare: Elicotteri d’attacco russi KA-52 e colonne di equipaggiamento militare avvistati al confine con l’Ucraina. Verso le ore 20.00 circa Denis Pushilin, capo del DPR, ha invitato le forze militari ucraine a lasciare volontariamente il territorio della DPR e a deporre le armi. Nel frattempo l’Ucraina aveva subito 40 minuti di attacchi Cyber DoS e ancora Kiev è stata lasciata al buio.

Fino a che alle 22.19 circa la social sfera telegram di lingua russa, compreso il canale di Putin stesso, ha cominciato a far rimbalzare le dichiarazioni del presidente che riportiamo come scritte: “Vladimir Putin ha annunciato un’operazione militare prima della denazificazione dell’Ucraina:

– Le azioni della Russia sono autodifesa contro le minacce esterne. La risposta sarà immediata;

— la NATO ha superato la “linea rossa”;

– la macchina da guerra si muove e si avvicina da vicino ai nostri confini. Da dove viene questo modo sfacciato di parlare dalla posizione della propria esclusività?

– I tentativi della Russia di concordare sulla non espansione della NATO ad Est si sono rivelati vani, la situazione si fa più pericolosa;

– l’occupazione non è inclusa nei piani della Federazione Russa;

– La Russia rispetterà la sovranità dei paesi della CSI, un esempio è il Kazakistan;

“La Russia cercherà di smilitarizzare l’Ucraina e assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso crimini contro i civili”.

Siamo alle 06.44 del mattino e da parte del Donbass in una chat di automobilisti che normalmente vanno dalla Russia all’Ucraina leggiamo: “In tutta l’Ucraina, missili balistici e da crociera stanno distruggendo infrastrutture militari e strutture strategicamente importanti. Parti delle forze aviotrasportate delle forze armate RF operano nell’area dell’aeroporto di Kiev. Prima che l’aereo possa decolalre, i missili distruggono le strutture di difesa aerea delle forze armate ucraine in tutta l’Ucraina. Gli attacchi missilistici stanno distruggendo depositi militari e infrastrutture militari in tutta l’Ucraina orientale. L’accesso alle frontiere marittime del Mar Nero e del Mar d’Azov è interrotto. Nella regione di Odessa è avvenuto un atterraggio del grande mezzo da sbarco e dell’aviazione con elicotteri. Il comando delle forze armate ucraine è paralizzato, massicci attacchi distruggono magazzini militari, basi con equipaggiamento, quartier generale e aeroporti, la difesa aerea ucraina non è in grado di resistere agli attacchi missilistici russi, quasi tutti gli attacchi raggiungono i loro obiettivi, le infrastrutture militari sono gravemente danneggiate in tutto il nazione. A proposito, se non hai dimenticato, le forze armate russe ora hanno a che fare con “l’esercito più forte d’Europa”. Le forze armate della RF hanno colpito gli aeroporti militari di Kramatorsk, Ozernoye, Kulbakino, Vasilkov. Inoltre, le basi di stoccaggio e i depositi di armi delle forze armate ucraine sono state oggetto di massicci attacchi”. 

E ancora i piloti russi scrivono: l’aviazione russa ha soppresso tutta la difesa aerea dalla prima chiamata. Non c’erano più obiettivi per la seconda manche.

Al momento a Kiev e Kharkiv è stato dichiarato il coprifuoco. Zelensky ha affermato che chiederà all’UE l’introduzione di un regime di no-fly zone sull’Ucraina e chiede di riprendere i colloqui di pace. La Russia ha già risposto che per riaprire il dialogo l’Ucraina deve pronunciarsi neutrale e ha chiesto un incontro con chi comanda in Ucraina e questo non comprende Zelenskyj mal visto da sempre da Mosca per non aver mai preso in considerazione gli accordi di Minsk. 

Oggi l’attacco Cyber lo hanno subito i russi: Il segretario stampa del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov non ha confermato l’informazione secondo cui il sito web del Cremlino è stato oggetto di un attacco DDOS. “No, tutto funziona”, ha detto Peskov a Interfax quando gli è stato chiesto se questa informazione fosse vera.  

Il Parlamento lituano dichiara lo stato di emergenza nel Paese. Mentre chiudiamo l’articolo apprendiamo da fonti russe che la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato : Gli Stati Uniti hanno notificato alla Russia che non intendono impegnarsi nel processo negoziale sulle garanzie di sicurezza. “Abbiamo fatto di tutto per avere negoziati. Ieri gli americani hanno chiuso questi negoziati, rifiutandosi di continuare le discussioni attraverso i canali diplomatici sulle questioni di sicurezza globale e sulla situazione intorno all’Ucraina“, ha detto su Channel One.

Graziella Giangiulio