
La Russia ha pubblicamente sostenuto il Vietnam nella sua domanda di entrare nei BRICS, una mossa che potrebbe rafforzare significativamente la posizione globale e le prospettive economiche di Hanoi. Questo supporto è stato articolato in un comunicato congiunto rilasciato in seguito a una visita del primo ministro russo Mikhail Mishustin in Vietnam.
Come riportato da TASS News: ”La parte russa ha accolto con favore la partecipazione attiva del Vietnam agli eventi BRICS nel 2024 e ha espresso la sua disponibilità a contribuire alla sua inclusione come membro del raggruppamento”, ha affermato il documento.
Il primo Ministro vietnamita Pham Minh Chinh nel 2024 ha partecipato al vertice BRICS Plus/Outreach a Kazan, in Russia, su invito del presidente Vladimir Putin. Questa partecipazione sottolinea il crescente interesse del Vietnam nell’espandere le sue partnership globali ed esplorare nuove strade per la cooperazione economica, riporta BneIntelliNews. Oltre all’obiettivo immediato dell’adesione ai BRICS, la dichiarazione congiunta ha sottolineato l’importanza di promuovere legami più stretti tra l’ASEAN e la Shanghai Cooperation Organisation, SCO. L’enfasi sulla cooperazione regionale riflette l’impegno del Vietnam nel promuovere la stabilità e la crescita economica all’interno della sua più ampia sfera geopolitica.
Tuttavia, nella misura in cui l’adesione completa ai BRICS aprirebbe una serie di nuovi mercati ad Hanoi, il collegamento di fondamentale importanza con gli Stati Uniti come principale destinazione delle esportazioni è una questione che preoccupa.
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Vietnam hanno registrato una crescita notevole negli ultimi anni, con un commercio bilaterale che ha raggiunto una stima di 142,1 miliardi di dollari nel 2022. Questa cifra comprendeva le esportazioni statunitensi in Vietnam per un valore di 13,8 miliardi di dollari e le importazioni dal Vietnam per un importo di 128,4 miliardi di dollari secondo l’Office of the United States Trade Representative.
Nel settembre 2023, le due nazioni hanno elevato la loro relazione a una partnership strategica globale, a significare legami economici e strategici più stretti con il commercio bilaterale in espansione da 30 miliardi di dollari nel 2013 a 139 miliardi di dollari nel 2023, un aumento del 360%, come notato dal Trade Bureau statunitense.
Negli ultimi mesi è emerso che a fine novembre 2024, il deficit commerciale degli Stati Uniti con il Vietnam aveva superato i 110 miliardi di dollari. Questo sviluppo è stato attribuito a un forte aumento delle esportazioni vietnamite insieme a un deprezzamento record del dong vietnamita rispetto al dollaro. Il crescente deficit ha a sua volta suscitato preoccupazioni a Washington per gli squilibri commerciali e la valutazione della valuta.
Sono emerse preoccupazioni anche con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Trump ha già parlato di imporre tariffe sui prodotti provenienti dal Vietnam e da altre nazioni dell’Asia orientale e sudorientale; un fattore che ha spinto sia la Malesia che la Thailandia ad aderire ai BRICS come membri partner nel 2024, e l’Indonesia a scegliere di aderirvi come membro a pieno titolo il 6 gennaio 2025.
Tommaso Dal Passo
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