VIETNAM. Mattis ad Hanoi contro i predatori cinesi

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Il segretario alla Difesa americano James Mattis ha detto che Washington è molto preoccupata per il comportamento “predatorio” della Cina e la militarizzazione del Mar Cinese Meridionale, ma ha insistito che Washington non sta cercando di “contenere” Pechino. Mattis è arrivato in Vietnam il 16 ottobre per incontrare i funzionari per rafforzare i legami militari tra Hanoi e Washington.

Stando a Scmp, Mattis ha evidenziato non solo le preoccupazioni degli Stati Uniti per le acque contese, ma anche l’accumulo di debiti superflui imposti da Pechino sui paesi più piccoli per pagare i progetti infrastrutturali finanziati dalla Cina. «Rimaniamo molto preoccupati per la continua militarizzazione del Mar Cinese Meridionale (…) guardiamo a quello che consideriamo “predatorio comportamento economico” della Cina, che sta incoraggiando i paesi più piccoli ad accumulare un “debito massiccio” che (…) avranno difficoltà, nella migliore delle ipotesi, a rimborsare».

Mattis ha detto che gli Stati Uniti vogliono un rapporto con la Cina fondato su equità, reciprocità e «rispetto delle regole internazionali e della sovranità di tutte le nazioni, grandi o piccole che siano (…) Non vogliamo contenere la Cina», ha poi aggiunto. Mattis ha detto che Stati Uniti e Cina stanno cooperando dove possibile, evidenziando l’esempio della Corea del Nord: «Non vediamo un approccio più militare e conflittuale nei confronti della Cina», ha aggiunto.

Ha detto che la Cina e gli Stati Uniti a volte «si pestano i piedi a vicenda» come due grandi potenze del Pacifico, e devono trovare il modo di gestire le loro relazioni. La visita di Mattis a Ho Chi Minh City è il suo secondo viaggio in Vietnam quest’anno, dopo aver visitato la capitale Hanoi a gennaio. Mattis, inoltre, assisterà alla riunione dei ministri della Difesa Asean a Singapore il 18 ottobre.

Ha detto che gli Stati Uniti considerano l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico «centrale per l’interesse per la sicurezza e il mantenimento della pace nel  Pacifico».

Luigi Medici