Gli Stati Uniti intendono elevare ai massimi livelli le relazioni diplomatiche con il Vietnam quando il presidente Joe Biden si recherà ad Hanoi tra una settimana, con una mossa che potrebbe infastidire la Cina.
Temendo la potenziale reazione del suo vicino molto più grande, il Vietnam aveva inizialmente espresso cautela riguardo alla proposta Usa. Ciò ha portato l’amministrazione Biden a moltiplicare gli sforzi per persuadere la nazione del sud-est asiatico, anche attraverso le visite di membri di alto rango del governo degli Stati Uniti negli ultimi mesi.
Questa spinta senza precedenti ha portato Washington ad aspettarsi di essere elevata al livello più alto della classifica diplomatica del Vietnam, insieme a Cina e Russia.
Biden lo ha affermato pubblicamente a luglio e da allora i funzionari di entrambi i paesi hanno espresso informalmente ottimismo sull’aggiornamento in due fasi, sebbene non siano state rilasciate dichiarazioni ufficiali da nessuno dei due governi.
Il ministero degli Esteri cinese ha invitato gli Stati Uniti a non prendere di mira una “terza parte” quando interagiscono con altri paesi asiatici: «Crediamo che, quando si tratta di relazioni con i paesi asiatici, gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare la mentalità del gioco a somma zero della Guerra Fredda, rispettare le norme fondamentali delle relazioni internazionali, non prendere di mira terzi e non minare la pace regionale, la stabilità, lo sviluppo e prosperità», ha detto il 4 settembre il portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning.
Forse cercando di calmare Pechino, il Vietnam sta discutendo di visite di alto livello ad Hanoi dopo o anche poco prima dell’arrivo di Biden il 10 settembre, con funzionari che affermano che il presidente cinese Xi Jinping o il premier Li Qiang potrebbero incontrare i leader vietnamiti nei prossimi giorni o settimane. Li Qiang parteciperà anche al vertice Asean a Giakarta che si svolgerà dal 5 al 7 settembre.
I rischi che un doppio upgrade con Washington possa non essere ben visto a Pechino rimangono alti, ma i leader del Vietnam potrebbero aver calcolato che il momento migliore per questa mossa sia adesso, dato che le relazioni degli Stati Uniti con la Cina probabilmente peggioreranno in futuro, riporta Reuters.
Si discute da tempo anche di un aumento delle forniture militari statunitensi ad Hanoi, ma non è previsto alcun accordo immediato poiché questi colloqui richiedono tempo.
Nel frattempo, il Vietnam sta dialogando con diversi altri paesi per potenziare ed espandere il suo arsenale, per lo più di fabbricazione russa, e si è recentemente impegnato in numerosi incontri con alti funzionari russi.
Anche sostenere le ambizioni del Vietnam di diventare un hub per l’industria dei semiconduttori fa parte degli incentivi di Washington, ma i fondi pubblici finora disponibili ai sensi della legge Chips sono molto limitati.
L’energia è un altro settore in cui la cooperazione potrebbe aumentare mentre il Vietnam si prepara a diventare un attore nel gas naturale liquefatto, Gnl e nell’eolico offshore, anche se i ritardi amministrativi e di finanziamento stanno smorzando l’umore.
Si prevede che il miglioramento delle relazioni rafforzerà i piani delle aziende statunitensi in Vietnam. Boeing e la società energetica AES potrebbero fare annunci durante la visita di Biden: Boeing spera di vendere almeno 50 dei suoi jet 737 Max durante la visita.
Gli Stati Uniti sono già il più grande mercato del Vietnam per le sue esportazioni e le procedure doganali statunitensi potrebbero essere semplificate per stimolare gli scambi.
Lucia Giannini