Benzina più cara in Viet Nam

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VIETNAM – Hanoi 24/05/2015. I prezzi della benzina del Vietnam sono aumentati del 18 per cento in 15 giorni in seguito a misure fiscali a tutela dell’ambiente.

Il Ministero dell’Industria e del Commercio e quello delle Finanze hanno detto che l’aumento dei prezzi è dovuto all’aumento globale del prezzo del petrolio e non alla nuova imposizione fiscale applicata dal 1° maggio.
Insieme con la nuova tassa ambientale, il ministero delle Finanze ha tagliato il dazio sull’importazione di carburante portandolo al 20 per cento dal 35 per cento, dicendo che questo fatto avrebbe mantenuto il prezzo finale invariato. Ma i due aumenti dei prezzi registrati a maggio hanno dimostrato il contrario.
A conti fatti, riporta l’agenzia vietnamita Tuoitrevi, il tributo ambientale influisce sul prezzo al dettaglio.
Il Vietnam deve importare il 70 per cento del suo fabbisogno di carburante, soprattutto da Singapore; il prezzo all’importazione da questo mercato è aumentato del 2,7 per cento tra il 30 aprile e il 20 maggio, mentre il prezzo interno di vendita al dettaglio è aumentato del18 per cento nello stesso periodo. Il paese sud-est asiatico consuma circa 38 milioni di litri di carburante al giorno, secondo la Vietnam Association Fuel.
Con una popolazione di 90 milioni, ogni vietnamita spende circa il sette per cento del suo reddito mensile in benzina, dato un pil pro capite di 169 dollari al mese, secondo i dati da statistici ufficiali.
Questa cifra è più alta rispetto ad altri paesi del Sudest asiatico, in cui i costi del carburante rappresentano oscillano tra lo 0,5 e il 3,5 per cento del reddito individuale.
Secondo i dati della Banca mondiale in Vietnam, i costi del carburante sono “sensibili” per imprese e consumatori: qualsiasi aumento delle tasse deve avvenire con politiche di sostegno; ma i consumatori e le imprese del paese non riescono sempre a godere di prezzi del carburante più bassi, anche quando i prezzi mondiali crollano.
Nel 2014, quando il petrolio greggio a livello mondiale è sceso sotto i 60 dollari al barile, il Vietnam ha aumentato il dazio all’importazione di carburante al 40 per cento, evitando che i prezzi del carburante sul mercato interno si abbassassero, giustificando questa misura come una compensazione delle perdite del bilancio dello Stato causato dal calo dei prezzi del petrolio.
Quando il Vietnam è stato costretto a ridurre i dazi all’importazione di carburante, il ministero delle Finanze ha creato un’aliquota fiscale ambientale più elevata per compensare le perdite per le casse dello Stato. Queste politiche fiscali stanno impedendo, prosegue l’agenzia, ai consumatori locali di godere di prezzi ragionevoli dei carburanti, mentre le imprese hanno difficoltà nel pianificare la loro attività visti i costi volatili del carburante.