VIETNAM. Accordo Hanoi-Pechino sul Mar Cinese Meridionale

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Il Vietnam e la Cina hanno deciso di evitare conflitti nel mar Cinese meridionale per aprire un nuovo percorso di dialogo, teso ad allentare le tensioni con altre nazioni del sud-est asiatico. I due regimi comunisti si sono da tempo scontrati sul tratto di mare attraverso il quale passano, ogni anno, 5 mila miliardi di dollari di commercio marittimo e che si ritiene si trovi sopra vaste riserve di gas, riporta Scmp.

Hanoi e Pechino hanno accettato di mantenere la pace nel mare in una dichiarazione congiunta durante una visita di Stato ad Hanoi dal Presidente cinese Xi Jinping.

Hanno accettato di «gestire bene le controversie in mare, non fare mosse che possano complicare o espandere le controversie, mantenere la pace e la stabilità sul Mare d’Oriente» (Mar Cinese Meridionale), si legge nel testo vietnamita riportata dal giornale.

La Cina rivendica quasi tutto il mare, anche avvicinandosi alle coste dei suoi vicini; oltre al Vietnam, anche le Filippine, la Malaysia, il Brunei e Taiwan hanno simili pretese.

Negli ultimi anni la Cina ha costruito isole artificiali e strisce aeree in grado di ospitare installazioni militari in aree contestate per cementare le sue rivendicazioni, innescando tensioni con i suoi vicini.

Le relazioni tra Cina e Vietnam hanno toccato un minimo nel 2014, quando Pechino ha spostato una piattaforma petrolifera in acque rivendicate dal Vietnam, scatenando settimane di proteste. Ci sono poi stati due conflitti tra Cina e Vietnam in mare: brevi scontri nel 1974 e nel 1988 che hanno ucciso decine di soldati vietnamiti.

L’offerta recente fatta dagli Usa ad Hanoi di mediare è caduta nel vuoto e la Cina si è detta contraria ad una percepita ingerenza straniera.

Nel corso della recente riunione Cina e ASEAN, che comprende anche il Vietnam, hanno annunciato l’accordo sull’apertura di colloqui su un codice di condotta per il mare conteso.

Tommaso dal Passo