TURCHIA – Istanbul. Funzionari del governo di Ankara hanno detto di aver fatto «notevoli progressi» nei colloqui in carcere con il leader curdo Abdullah Ocalan per trovare una soluzione che ponga termine alla quasi trentennale rivolta curda.
Il principale consigliere del premier Tayyip Erdogan, Nurettin Canikli, ha detto che il 7 gennaio la Turchia ha iniziato a discutere di disarmo con il Pkk; inoltre due politici curdi hanno potuto effettuare una visita ad Ocalan nella sua isola prigione di Imrali. «I colloqui hanno raggiunto punte avanzate di dialogo, sono stati fatti alcuni importanti progressi e sono stati raggiunti altri risultati o stanno per essere raggiunti» ha detto Canikli «L’obiettivo è porre fine al terrorismo, tutti gli sforzi sono stati fatti per questo» ha aggiunto.
Già il 28 settembre 2006 Ocalan ha fatto trapelare una dichiarazione attraverso Ibrahim Bilmez, suo legale, in cui chiedeva al Pkk di trovare un armistizio e cercare di stipulare la pace con le autorità di Ankara: «Il Pkk non dovrebbe utilizzare le armi tranne che se attaccato (…) è molto importante costruire un’unione democratica tra turchi e curdi».