Maduro: venerdì a casa per la siccità

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VENEZUELA – Caracas 11/04/2016. I dipendenti pubblici del Venezuela non lavoreranno più il venerdì, in conformità con un decreto presidenziale volto a mitigare l’impatto della siccità sulla capacità nazionale di generare energia idroelettrica.

Il provvedimento annunciato dal presidente Nicolas Maduro, è stato reso ufficiale con la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e ha avuto effetto dal 8 aprile. Il suo scopo è quello di risparmiare energia elettrica in un paese fortemente dipendente dall’energia idroelettrica e i cui bacini principali sono attualmente scesi a livelli critici per l’impatto di El Niño. Il decreto è parte del “piano di emergenza” che Maduro ha detto sarebbe durato otto settimane, ma il testo di legge dice che continuerà «finché El Niño continuerà a influenzare la Centrale idroelettrica Simon Bolivar», principale generatore del paese. La siccità legata a El Niño «ha causato un declino accelerato del livello delle acque disponibili a diga Guri, che serve la centrale idroelettrica Simon Bolivar, che a sua volta fornisce più del 70 per cento dell’energia elettrica della nazione». Sono esclusi dal decreto i dipendenti pubblici il cui lavoro «è legato al trasporto di acqua potabile e di sostanze chimiche necessarie per renderla potabile», il trasporto e lo stoccaggio di oggetti di valore, cibo, medicinali, materiali da costruzione per i programmi sociali, rifiuti domestici, carburante e così via. Oltre a questa misura, il presidente ha ordinato ai centri commerciali di intensificare i loro programmi di auto-generazione di energia elettrica da quattro a nove ore al giorno. La siccità ha portato al razionamento di acqua e energia in alcune zone del paese.