VENEZUELA. Rosneft lascia e vende tutto al Cremlino

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La compagnia petrolifera russa statale Rosneft ha affermato di star cessando le attività e star vendendo i suoi beni in Venezuela. Rosneft ha detto, in un comunicato del 28 marzo scorso, che ha deciso di vendere la sua attività in Venezuela ad una società che è posseduta al 100% dal governo russo.

Ha detto che «ha concluso un accordo con la società posseduta al 100% dal governo della Federazione Russa, per vendere tutti i suoi interessi e cessare la partecipazione nelle sue attività venezuelane, comprese le joint venture di Petromonagas, Petroperija, Boqueron, Petromiranda e Petrovictoria, così come le società di servizi petroliferi, le operazioni commerciali e commerciali», riporta Ap.

La decisione fa seguito ai tentativi che da tempo stanno facendo gli Stati Uniti per spingere la Russia a fermare le sue operazioni petrolifere in Venezuela, operazioni che hanno fornito un’ancora di salvezza al governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro, sostenuto da Mosca.

Rosneft, guidata dal socio di lunga data del Presidente russo Vladimir Putin, Igor Sechin, ha dichiarato che la sua decisione significa che «tutti i beni e le operazioni commerciali di Rosneft in Venezuela e/o collegate al Venezuela saranno ceduti, terminati o liquidati». Ha rilevato che «ad operazione conclusa, la cessione di attività comporterà per Rosneft il ricevimento in pagamento di una quota del 9,6% del capitale sociale di Rosneft che sarà detenuta da una società controllata al 100% da Rosneft e contabilizzata come azione propria».

La mossa potrebbe essere intesa come un tentativo della Russia di proteggere Rosneft dai nuovi cicli di sanzioni statunitensi, pur mantenendo il suo fermo sostegno a Maduro.

La vendita, infatti, potrebbe aiutare a proteggere Rosneft, il più grande produttore di petrolio russo, cedendo il controllo delle operazioni venezuelane ad una filiale dello Stato russo, che non risponde a investitori privati come invece fa Rosneft.

La filiale di Rosneft che vende greggio a clienti europei è stata recentemente colpita dalle sanzioni statunitensi, e le autorità statunitensi hanno giurato di mantenere le pressioni per costringerla a fermare le operazioni venezuelane. Nell’ambito di questi tentativi, la Casa Bianca ha sanzionato due società collegate a Rosneft, Rosneft Trading S.A. e TNK Trading International, per aver presumibilmente gestito operazioni con compagnie petrolifere venezuelane, riporta Sputnik.

Luigi Medici