La scarsità di denaro fa volare i prezzi del cibo e degli articoli del paniere alimentare di base venezuelano. La pressione sui pagamenti elettronici fa sì che gli effetti di questa perversa spirale siano sofferti dai consumatori quando pagano per un prodotto nelle panetterie, pasticcerie, gastronomie. Stando a quanto riporta El Diario de Caracas, questa situazione distrugge il potere d’acquisto delle famiglie e mette a rischio le attività economiche.
Nelle operazioni di vendita e di acquisto si nota un prezzo imposto per la vendita in contanti e un altro per quelle effettuate con mezzi elettronici. La variabile tocca il 40 percento del costo.
L’esempio è evidente con la farina di grano per fare il pane. Un sacco di 45 chili, imposto dall’industria nazionale, è di circa 20 mila bolivar. Solo 20 sacchetti al mese vengono forniti ai forni che invece ne richiedono più di 20 a settimana.
Data la scarsità di materie prime, l’importazione dalla Colombia è la via di uscita immediata dalla crisi, ma il ricarico del prezzo per la manipolazione della quotazione al confine richiede una serie di operazioni che ne fanno lievitare i costi. Quando la merce arriva ai centri di smistamento, il fornaio ha due opzioni: pagare in contanti oppure gravarsi di costi ulteriori pagando in maniera elettronica.
La farina di grano, offerta in contanti, costa 840 mila bolivar; se invece si sceglie di usare il circuito elettronico ci si avvicina a un milione e 400 mila, una cifra superiore al 40 percento del costo reale.
I massimali dei prezzi hanno comportamenti accelerati quando si ha a che fare con lo zucchero. Entrano in gioco fattori come la debolezza del bolivar nei confronti del dollaro e la caduta di valore delle banconote, i tassi di cambio e l’impossibilità di portare fuori i bolivar in Colombia e lo squilibrio della politica monetaria venezuelana.
Nei fatti, mentre un sacco di zucchero ha un costo di 900 mila bolivar, la vendita elettronica è aumentata di circa 500 mila; un prodotto costoso.
Il quotidiano La Verdad, inoltre, riporta che il settore alimentare è il più colpito da questo stato di cose: «Una scatola di uova viene offerta a 360 mila bolivar. Se è il denaro è contante perché con il pagamento elettronico ci sono da aggiungere più di 100 mila bolivar».
Graziella Giangiulio