La compagnia petrolifera statale venezuelana, Pdvsa, si sta preparando a pagare ai detentori dei suoi bond 2020 circa 950 milioni di dollari, dopo non essere riuscita a pagare gli interessi sulla maggior parte delle altre obbligazioni quest’anno. Secondo quanto riporta Reuters che cita fonti interne, Pdvsa è rimasta indietro nei pagamenti di più di 7 miliardi di dollari di interesse e capitale dalla conclusione del 2017.
Ma la Pdvsa, seppur a corto di liquidità, è rimasta stabile sui bond 2020, sostenuti dal 50,1% delle azioni della rete di raffinazione statunitense Citgo. Manuel Quevedo, ministro del Petrolio del Venezuela e anche presidente della Pdvsa avrebbe già dato la sua approvazione per il pagamento. Pdvsa deve pagare 840 milioni di dollari entro il 27 ottobre per coprire un pagamento sull’ammortamento dei bond, e poi ha altri 30 giorni per effettuare un pagamento degli interessi di 107 milioni di dollari.
Per essere sicuri, quest’anno la Pdvsa ha effettuato pagamenti solo sulle sue obbligazioni 2020 e 2022, spingendo le agenzie di rating a dichiarare che l’azienda e il governo venezuelano praticano un’inadempienza selettiva. Il calo dei prezzi del greggio iniziato nel 2014 e il conseguente calo della produzione hanno ridotto le entrate del governo della nazione Opec.
Gli investitori ritengono che Pdvsa darà la priorità al bond 2020 a causa delle potenziali implicazioni per Citgo. Le azioni rimanenti della raffineria sono già impegnate alla russa Rosneft come garanzia collaterale su un prestito di 1,5 miliardi di dollari.
Pdvsa è anche minacciata dalla canadese Crystallex, che ha ottenuto l’autorizzazione di un giudice a sequestrare azioni Citgo per raccogliere denaro su un premio di 1,4 miliardi di dollari derivante da una disputa decennale di nazionalizzazione.
«Pdvsa ha dimostrato, attraverso i suoi sforzi legali, una forte intenzione di mantenere la proprietà di Citgo», aveva scritto JP Morgan in una nota ai clienti la scorsa settimana.
Graziella Giangiulio
