La compagnia petrolifera statale venezuelana Pdvsa, Petroleos de Venezuela Sa, ha dichiarato che il suo debito finanziario è sceso meno dello 0,1% nel 2019 rispetto all’anno precedente a circa 34,5 miliardi di dollari, anche se è rimasta inadempiente sulle sue obbligazioni in quanto le sanzioni la congelano dal sistema bancario globale. Pdvsa ha smesso di pagare gli interessi sulla maggior parte delle sue obbligazioni, e insieme al governo venezuelano ha accumulato miliardi di dollari di interessi di mora.
Nell’annuncio della società, sotto forma di avviso su un giornale venezuelano apparso la scorsa settimana, si afferma che doveva quasi 25,2 miliardi di dollari agli obbligazionisti, in leggero aumento rispetto ai 24,7 miliardi di dollari della fine del 2018.
Petroleos de Venezuela Sa ha dichiarato che i suoi debiti commerciali con i partner stranieri della joint venture, tra cui Chevron Corp e China National Petroleum Corp, sono scesi a 2,65 miliardi di dollari entro la fine del 2019, rispetto ai 2,66 miliardi di dollari della fine dell’anno precedente. La società, che non pubblica un bilancio completo dal 2017, non ha specificato altri obblighi, come il debito pendente nei confronti dei fornitori, una questione che ha contribuito al calo della produzione degli ultimi anni, riporta Reuters.
Pdvsa è stata inadempiente su alcune delle sue obbligazioni nel 2017 e sul resto delle obbligazioni nel 2019. È in default su 6 miliardi di dollari di interessi e di principio. Il Venezuela ha riferito all’Opec una produzione media di greggio di circa 1 milione di barili al giorno nel 2019, il suo livello più basso degli ultimi 75 anni a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti per spodestare il presidente chavista Nicolas Maduro, della mancanza di capitale e di personale per gli investimenti e della cattiva gestione.
Pdvsa deve ancora affrontare la battaglia per mantenersi a galla, riporta OilPrice. Dopo un anno caratterizzato da blackout e carenza di energia elettrica, a seguito del quale gran parte della capacità a valle del Paese è stata resa inutilizzabile, come capita alla raffineria Cardon da 310mila bpd, i cicli di raffinazione sono ancora al 17% della capacità di raffinazione aggregata di Pdvsa.
Graziella Giangiulio