VENEZUELA. Manca il pane e l’esercito è con l’opposizione

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Il presidente del Parlamento venezuelano, Julio Borges, ha detto Venerdì che le Forze Armate Nazionali devono subire una modifica interna alla luce della restaurazione della democrazia, notando che l’istituzione militare è occupata da parte del governo del presidente Nicolas Maduro.

Stando a quanto riporta El Diario de Caracas, «Parte della nostra lotta quotidiana è far sì che le forze armate oggi non siano occupate dalle alte sfere del potere», ha detto Borges in un’intervista con la stazione radio privata Radio Union, ripresa dal quotidiano venezuelano.

Il presidente del parlamento ha detto che occorre scuotere questo binomio tra potere esecutivo e forze armate perché la prova che l’istituzione militare sia sana è  che «il 90% degli agenti vogliono una  forza armata «istituzionale e democratica».

«Sono un membro del comitato di difesa dell’Assemblea nazionale e il mio lavoro è avere permanentemente più contatto con gli ufficiali delle Forze Armate, e privatamente sono tutti contro ciò che sta accadendo», ha detto Borges.

Ha detto che il suo messaggio non è un invito a effettuare un colpo di stato e che l’opposizione intende chiamare le istituzioni al rispetto della Costituzione democratica.

Il discorso di Borges sulla criticità del sistema di vita venezuelano arriva nello stesso periodo in cui la situazione dell’approvvigionamento di base sta peggiorando ulteriormente. Federcamaras, la Confcommercio venezuelana, ha esortato il governo a consentire ai produttori di portare la farina di frumento e immetterla nella catena di distribuzione in modo che il problema della carenza di pane si possa risolvere.

«Chi ha da temere sono i consumatori, perché è stato già fatto con le panetterie, che sono una delle ultime catene di produzione più o meno intatta. Sono circa 7.000 nel paese» ha detto Aurelio Concheso, presidente di Federcamaras. Fare il pane è un processo, è anche una catena produttiva che include non solo la farina di frumento perché i mugnai hanno detto che mulini non hanno inventario di grano. E allora il problema della carenza è causato dalla mancanza di grano».

«Il problema è la mancanza di farina, perché se non ci fosse abbastanza tutto questo non accadrebbe, e lì occorre sapere perché il governo non ne porta abbastanza e impedisce anche che ai mulini di grano venga portata la proprio farina; la conseguenza e che finirà la catena di distribuzione del pane», ha detto Concheso.

Graziella Giangiulio