VENEZUELA. Maduro si ricandida, se il Partito lo vuole…

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Il Venezuela anticiperà le elezioni presidenziali ad aprile, ha deciso l’Assemblea Costituzionale Nazionale. Il mandato del Presidente Nicolas Maduro non terminerà che all’inizio del prossimo anno, ma il Partito socialista unito del Venezuela Psuv, ha sfidato l’opposizione come segno della fiducia del governo nel suo successo, dopo la vittoria nelle comunali di dicembre 2017.

«Nonostante le leggi chiare definite dagli osservatori internazionali e un sistema elettorale descritto dall’ex presidente statunitense Jimmy Carter come «il migliore del mondo», l’opposizione venezuelana tende ad accusare brogli dopo ogni sconfitta elettorale» riporta il britannico Morning Star.

Maduro ha detto, il 24 gennaio, accettando la candidatura: «Se il Psuv, se le forze del Gpp (…) se la classe operaia, i giovani credono che io dovrei essere il candidato presidenziale per la patria (…) Sono a loro disposizione». L’Assemblea Nazionale Costituente, composta solo da sostenitori del governo, ha approvato, il 23 gennaio, un decreto per tenere le elezioni presidenziali ad aprile, riporta Laht.

Maduro resterebbe in carica per altri sei anni; il presidente venezuelano, che è anche presidente del Psuv, si è congratulato con l’ Anc per aver decretato le elezioni «con l’ obiettivo di rafforzare lo spirito democratico e la pace del paese», aggiungendo che indire le elezioni per il primo trimestre 2018 è stata la «giusta decisione»; ha inoltre invitato l’opposizione a partecipare alla votazione.

Lo svolgimento di elezioni sotto la supervisione del Consiglio nazionale elettorale è una delle richieste avanzate dall’opposizione nei negoziati con il governo, nell’ambito dei colloqui ospitati dalla Repubblica dominicana. Quattro dei cinque funzionari che compongono il Consiglio nazionale elettorale sono simpatizzanti chavisti e il Consiglio è stato accusato di molteplici irregolarità durante l’attuale governo.

Pertanto, l’opposizione non ha alcuna fiducia nell’istituzione e ha chiesto che i suoi funzionari siano sostituiti da osservatori internazionali qualificati, incaricati di sovrintendere alle votazioni e ad altre misure volte a garantire elezioni pulite.

Graziella Giangiulio