VENEZUELA. Maduro portato davanti alla CPI punta all’incontro con Trump

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Argentina, Colombia, Cile, Paraguay e Perù hanno dichiarato di voler presentare una richiesta alla Corte Penale Internazionale, chiedendo un’indagine sul regime venezuelano per i crimini contro l’umanità. A questi si è unito il Canada; la richiesta è stata presentata formalmente il 26 settembre. 

Fino ad ora, riporta Caracas Chronicles, nessuno Stato membro ha mai deferito un altro Stato membro alla Cpi. In un mondo diplomatico caratterizzato dalla sovranità e dal non intervento, i paesi sono molto attenti a non mettersi gli uni contro gli altri. Il fatto che questi sei Stati siano disposti a fare un’eccezione per il caso del Venezuela la dice lunga sulla loro percezione della crisi venezuelana. 

In termini di legge, il procuratore capo della Cpi, Fatou Bensouda, dovrebbe ora avviare un’indagine sul Venezuela. Bensouda aveva già dichiarato, a febbraio, che era in corso un’indagine preliminare. Questa nuova denuncia è un invito a velocizzare l’indagine e a giungere a conclusioni prima.

Nel frattempo il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha detto che il suo possibile incontro con il suo omologo statunitense Donald Trump potrebbe portare a cambiamenti significativi.

«Se riusciamo a tenere questo incontro con Trump, molte cose cambieranno», ha detto Maduro il 28 settembre dopo essere tornato a Caracas da New York City dove ha partecipato alla sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ripreso da Globovision. Maduro ha aggiunto: «So che se questo accade, sarà molto positivo».

L’agenzia Sputnik riporta che Maduro ha dovuto affrontare molte critiche sulle sue politiche e la situazione in Venezuela da diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti, durante la sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il presidente venezuelano ha detto di essere pronto per il dialogo con la sua controparte americana sui disaccordi esistenti tra i due paesi. Trump, a sua volta, ha dichiarato di essere disposto ad incontrare anche Maduro, se questo contribuirà a rafforzare il Venezuela.

Maddalena Ingroia