VENEZUELA. Maduro accusa la Colombia di cercare la guerra

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Nicolas Maduro ha ancora una volta accusato il presidente colombiano Juan Manuel Santos di preparare una serie di “incidenti” volti a creare “un conflitto armato” tra i due paesi vicini. Santos non ha riconosciuto la rielezione di Maduro del 20 maggio, mettendo in discussione l’equità del recente voto presidenziale venezuelano. La Colombia ha ricevuto centinaia di migliaia di venezuelani, sui 4,1 milioni stimati, che hanno lasciato il loro paese, secondo l’Organizzazione degli Stati americani. «Non possiamo abbassare la guardia nemmeno per un secondo, sono in corso di preparazione da parte del governo colombiano di Juan Manuel Santos una serie di incidenti, di carattere militare, volti a generare un conflitto armato tra di noi», ha detto Maduro in televisione la scorsa settimana.

Il capo dello stato venezuelano ha chiesto ai militari colombiani di disobbedire agli ordini di Santos, il loro comandante in capo, chiedendo loro «di non prestarsi per un confronto tra fratelli». Nel frattempo, ha ordinato ai militari venezuelani di non cadere preda di “provocazioni” e anche di «prendere le misure necessarie per salvaguardare la pace nel territorio nazionale», riporta Efe.

Maduro ha affermato di «avere le prove» del piano di Santos, aggiungendo che il presidente colombiano uscente è intenzionato a fomentare «un conflitto militare in incubazione per fare un favore all’imperialismo nordamericano».

A proposito delle elezioni in Colombia, Maduro ha detto: «Non mi importa chi vince. Spero che chi vinca abbia la capacità di correggere gli errori di Juan Manual Santos, che hanno portato le relazioni politiche, economiche e diplomatiche tra Venezuela e Colombia alle loro peggiori circostanze in 200 anni», ha affermato il capo dello Stato venezuelano.

Accuse simili di aggressione colombiana erano state usate da Maduro per aumentare la repressione nel 2014 e nel 2017. L’opposizione venezuelana afferma che Maduro è responsabile della morte di 210 manifestanti e delle forze di sicurezza tra il 2014 e oggi. Maduro aveva chiuso unilateralmente il confine con la Colombia in almeno due occasioni dalla sua elezione nel 2013.

Entrambi i paesi non hanno più scambiato ambasciatori dallo scorso anno, quando la diplomazia colombiana ha iniziato ad assumere un atteggiamento anti-Maduro, entrando a far parte del “Grupo de Lima”, un gruppo di potenze regionali che comprende Argentina e Brasile, e che chiede elezioni libere ed eque in Venezuela.

Graziella Giangiulio