VENEZUELA. L’Opposizione anti-Maduro ha perso la faccia

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Il governo provvisorio di Juan Guaido ha drasticamente perso slancio, soprattutto a causa di un’inspiegabile tendenza autodistruttiva. Il partito di governo, Voluntad Popular, ha di fatto minato i rapporti con la società e con i principali sostenitori internazionali. Tutto è iniziato con la catastrofe strategica del 23 febbraio, quando calcoli errati hanno rivelato l’incompetenza operativa di Leopoldo Lopez e Guaido in Paraguay, Cile, Colombia e Stati Uniti. 

Questa miopia ed eccessiva ingenuità, riporta PanAm Post, sono state ratificate quasi due mesi dopo quando, anche quando, a causa di errori, il governo provvisorio ha aggiunto un altro fallimento al suo record con la goffa rivolta militare di Altamira. L’impresa militare del 30 aprile sarà, tra l’altro, sempre offuscata dagli scopi delinquenziali che sono stati poi rivelati da The Wall Street Journal: la costruzione di un processo di transizione che comprendeva i criminali Padrino Lopez e Maikel Moreno.

Da quel momento in poi, il progetto diretto da Guaido comincia ad appassire. Un progetto che, come ogni altra leadership, dipendeva in gran parte dalla fiducia del popolo. Per la prima volta, la verità divenne profondamente scomoda per il governo provvisorio. La stessa società che aveva riposto la sua fiducia in Guaido ricevette un duro colpo poco dopo quando, attraverso le fughe di notizie, venne a sapere che i leader dell’opposizione si erano impegnati per settimane in conversazioni con la dittatura di Nicolas Maduro. Questa gestione goffa ha portato ad un drastico indebolimento della fiducia in Guaido; oltre a questo anche le relazioni con i principali alleati internazionali: Colombia, Brasile e segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani, Luis Almagro, il Gruppo di Lima si sono deteriorate perché nessuno li aveva infondati di simili colloqui.

E ora si parla di corruzione: Juan Guaido è in carica da meno di un anno ed è già stato coinvolto in almeno tre grandi scandali di corruzione: appropriazione indebita di fondi a Cucuta, l’assegnazione di Monomer nelle mani dei partiti e, infine, il complotto di estorsione e tangenti dei legislatori dell’opposizione dell’Assemblea nazionale.

La degenerazione del processo antichavista, unita alla corruzione, al clientelismo, alla mediocrità e alla complicità che stanno venendo fuori, sta isolando di nuovo l’opposizione anti Maduro.

Né a Bogotà né a Brasilia ci si sta fidando più del governo provvisorio; con buona pace di mesi di opposizione di piazza.

Graziella Giangiulio