VENEZUELA. L’inflazione quotidiana venezuelana supera quella annua dell’Europa

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Secondo l’Assemblea Nazionale del Venezuela, l’inflazione dei prezzi al consumo è salito al 57% nel mese di novembre dal 45% in ottobre: dopo aver superato la classica soglia del 50%, il paese è ufficialmente in iperinflazione.

In caso di iperinflazione, i prezzi salgono a un tasso elevato e accelerato, alimentato da una stampa sfrenata della moneta da parte della banca centrale e dalla riluttanza della popolazione a tenere la moneta. L’America Latina non aveva mai visto un caso d’iperinflazione in 25 anni e gli scettici avevano pensato che non fosse anche possibile per un esportatore di petrolio, riporta Caracas Chronicle.

Il governo ha sostanzialmente raddoppiato la base monetaria in novembre, con un aumento record inarrestabile. Tutto il nuovo denaro è stato utilizzato per finanziare i bonus di fine anno del settore pubblico, le “elezioni” comunali e il deficit fiscale ordinario. Di conseguenza, l’inflazione su 12 mesi è cresciuta oltre il 1,700%, un nuovo record. L’inflazione quotidiana venezuelana ha superato quella annua di gran parte dell’Europa.

L’inflazione in fuga e la crisi economica stanno sfilacciando il tessuto della società venezuelana. Le famiglie, ricche e povere, stanno tagliando i consumi di cibo perché è troppo costoso, soprattutto le proteine, con conseguente perdita involontaria di peso per tre quarti per la popolazione. Circa la metà degli studenti universitari ha abbandonato l’università per cercare un lavoro perché i loro genitori non possono più sostenerli. La malaria e altre malattie sono ritornate: i venezuelani che attraversano la Colombia via terra superano ora il numero degli immigrati nordafricani verso l’Europa. Per quanto debole sia oggi, la vita in Venezuela non farà che peggiorare, avverte l’acuto blog d’opposizione. Visto il crollo della produzione petrolifera nazionale e la questione del debito estero e della ristrutturazione, l’iperinflazione sta appena decollando.

Senza una revisione completa, la miseria in Venezuela si aggraverà man mano che gli aumenti dei prezzi sullo stile Zimbabwe diventeranno la norma e l’inflazione accelererà fino a raggiungere il dieci o ventimila per cento all’anno. La fame crescerà man mano che i prezzi supereranno gli stipendi e il salario minimo mensile di $5 del Venezuela si avvicina a zero. Il 2018 sarà il quinto anno consecutivo di recessione economica.

L’iperinflazione paralizzerà l’economia già disfunzionale del Venezuela.

Luigi Medici