VENEZUELA. L’India riprende la lavorazione del greggio venezuelano

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Il conglomerato indiano Reliance, una delle più grandi compagnie di raffinazione del mondo, ha annunciato la ripresa dall’11 ottobre del caricamento di greggio venezuelano che era stato fermato a marzo dopo che gli Stati Uniti avevano imposto sanzioni al Venezuela. «RIL (Reliance India Ltd.) ha fornito prodotti consentiti come il diesel al Venezuela e quindi è in grado di riprendere l’approvvigionamento di greggio», riporta un comunicato ripreso da Efe.

«Queste sono azioni conformi alle sanzioni degli Stati Uniti, in quanto l’approvvigionamento di greggio contro la fornitura di prodotti consentiti è consentito», ha detto la dichiarazione.

Nel marzo 2019, Reliance ha completamente sospeso la sua attività con la compagnia petrolifera statale venezuelana, Pdvsa, attraverso la sua filiale americana per conformarsi alle richieste degli Stati Uniti dopo che Washington ha imposto sanzioni economiche ai leader del governo venezuelano e della compagnia petrolifera.

Reliance è stato il più grande acquirente indiano di petrolio nel paese sudamericano e uno dei principali fornitori di diluente, che è necessario per trasformare il petrolio greggio extrapesante e convertirlo in idrocarburi esportabili. All’epoca, la società annunciava inoltre che avrebbe sospeso la vendita del diluente fino a quando non fossero state revocate le sanzioni statunitensi.

L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto sanzioni alla Pdvsa – la principale fonte di reddito del Venezuela – per accelerare l’allontanamento dell’attuale presidente Nicolas Maduro, che non è riconosciuto da Washington come il legittimo presidente del Venezuela.

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo aveva riconosciuto – poco prima della decisione di Reliance di sospendere gli affari con Pdvsa – che il governo americano stava facendo pressioni su diversi paesi, tra cui l’India, per smettere di fare affari con Maduro.

All’inizio di quest’anno, il ministro del Petrolio venezuelano, Manuel Quevedo, aveva visitato Nuova Delhi per raddoppiare le vendite di greggio al paese dell’Asia meridionale e riempire così il vuoto lasciato dal loro ex acquirente principale, gli Stati Uniti.

Secondo i dati aggiornati dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, Opec, la compagnia petrolifera venezuelana ha estratto a settembre l’11% in meno di petrolio greggio rispetto ad agosto e ha già registrato cinque mesi consecutivi di produzione in calo. È il livello più basso di produzione petrolifera del Venezuela negli ultimi tre decenni, tranne il temporaneo crollo che ha subito nel 2002 e nel 2003 a causa di uno sciopero.

Luigi Medici