Le forze di sicurezza venezuelane si sono dispiegate attorno all’Asemblea Nacional controllata dall’Opposizione, secondo cui l’accesso all’edificio è stato bloccato prima di un dibattito in calendario. Agenti mascherati del Sebin, l’agenzia di intelligence della polizia venezuelana, e gli uomini della Guardia Nazionale si trovavano lungo il perimetro dell’edificio dell’Assemblea Nazionale dalla mattina del 14 maggio.
L’Asemblea Nacional ha pubblicato dei video sul suo account Twitter di molti dei suoi membri che criticano lo schieramento della polizia mentre si trovavano all’esterno dell’edificio. Il parlamentare dell’opposizione Biagio Pilieri dice che la polizia è entrata nei locali dell’assemblea, presumibilmente per cercare sospetti esplosivi. L’Asemblea Nacional è stata sottoposta a crescenti pressioni dal presidente Nicolás Maduro da quando l’opposizione si è appellata invano per una rivolta militare il 30 aprile. Il vicepresidente dell’assemblea, Edgar Zambrano, è stato arrestato l’8 maggio per presunto tradimento, riporta l’Ap.
Nel frattempo stanno aumentando le notizie di diserzioni dei militari. Il personale militare venezuelano starebbe infatti disertando in Colombia e Brasile in numero crescente, rifiutando di seguire gli ordini di reprimere le proteste contro il governo del presidente Nicolas Maduro, riporta Reuters. Le autorità colombiane per l’immigrazione hanno detto che quest’anno circa 1.400 militari venezuelani hanno disertato per la Colombia, mentre l’esercito brasiliano ha detto che oltre 60 membri delle forze armate venezuelane sono emigrati in Brasile da quando Maduro ha chiuso il confine il 23 febbraio per bloccare uno sforzo di opposizione per portare aiuti umanitari nel paese.
Nel frattempo continuano a chiudere i giornali di opposizione: il quotidiano Panorama ha smesso di circolare dopo 104 anni di edizione stampata, poiché la distribuzione della carta da giornale è stato uno dei meccanismi scelti dal chavismo proprio per controllare l’informazione, Panorama si aggiunge a una lunga lista di giornali che sono diventati digitali, lasciando almeno 10 stati del paese senza punti vendita di stampa, stando all’ultimo rapporto dell’ong Espacio Público; gli utenti del sito di informazioni aporrea.org hanno protestato, perché il sito è stato bloccato per ordine della Conatel, riporta il blog Caracas Chronicle.
Graziella Giangiulio