Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’inflazione in Venezuela potrebbe raggiungere il milione per cento entro la fine dell’anno.
La nazione in piena crisi da cinque anni oggi “esporta” più profughi che petrolio; i suoi abitanti lottano per trovare cibo e medicine; circa un decimo del totale della popolazione si è spinta in massa oltre confine a cercare aiuto in Colombia e in Brasile. Nel frattempo, le carenze di elettricità, acqua potabile e trasporti pubblici continuano a pesare su milioni di venezuelani rimasti, che hanno anche a che fare con un alto tasso di criminalità, riporta l’irlandese The Journal.
Per il Fondo, le turbolenze economiche del paese ora sono paragonabili a quelle della Germania dopo la Prima guerra mondiale e dello Zimbabwe all’inizio dell’ultimo decennio. Se la previsione si realizzerà, l’economia del Venezuela si sarà contratta del 50 per cento negli ultimi cinque anni, tra le più forti cadute economiche del mondo in sei decenni.
Il Presidente Nicolas Maduro addossa la responsabilità della situazione a una guerra economica che, a suo dire, è stata condotta dagli Stati Uniti e dall’Europa. Nonostante i profondi problemi economici e politici, Maduro ha vinto un secondo mandato presidenziale a maggio, che il suo principale sfidante e molte nazioni della comunità internazionale non riconoscono come legittimo.
Il Fmi stima che l’economia venezuelana potrebbe contrarsi del 18 per cento quest’anno, rispetto al calo del 15 per cento previsto in aprile; il terzo anno consecutivo di declino a due cifre. Le proiezioni per il Venezuela, dice Fmi, contengono un grado di incertezza che è superiore al normale con altri paesi.
In questi giorni, inoltre, medici e infermieri venezuelani hanno continuato a scendere in piazza. Il 22 luglio, riporta Efe, una nuova manifestazione ha chiesto salari più alti e una risposta ai gravi problemi del sistema sanitario pubblico, nonostante gli investimenti nel settore che il Presidente Nicolas Maduro ha annunciato nel corso del fine settimana. Maduro, il 21 luglio, ha approvato investimenti per 344 milioni di dollari tesi a migliorare i servizi in quasi 300 ospedali pubblici del paese. Manifestazioni sono state registrate in tutto il paese; i medici lamentano che i loro salari non costituiscono un fondo per vivere, soprattutto con un tasso al 2,8 per cento d’inflazione giornaliera.
Graziella Giangiulio