VENEZUELA. Il Papa mediatore della crisi di Caracas?

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El Salvador ha promosso tra i membri della Organizzazione degli Stati Americani, l’Oas, l’iniziativa di chiedere a papa Francesco di «suscitare il dialogo» tra il governo e l’opposizione venezuelana. Lo ha detto il ministro degli Esteri salvadoregno Hugo Martínez, ripreso da Efe.

«Ho parlato con molti ministri degli Esteri della regione e hanno approvato l’iniziativa di chiedere a Sua Santità di suscitare il dialogo» che il Vaticano promuove dall’ottobre 2016, in modo da «chiamare i diversi presidenti dal Papa», ha detto Martinez durante un’intervista televisiva.

Ha aggiunto che questa azione “spalla a spalla” viene fatta con i presidenti panamense Martín Torrijos, l’ex premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero e il presidente dominicano Leonel Fernandez, ed ha lo scopo di incoraggiare i negoziati nel paese sudamericano.

«La situazione del Venezuela non può essere risolta prendendo posizione dalla parte dell’opposizione, né da quella del governo e (…) deve avere voci che la raccontino tranquillamente per trovare una soluzione», ha detto il capo della diplomazia salvadoregno.

Questa misura sarebbe la risposta alla escalation del confronto in Venezuela, generato dalla decisione del Tribunale Supremo di Giustizia lo scorso 29 marzo con la quale aveva assunto tutti i poteri del Parlamento del paese, i cui seggi sono per la maggior parte dell’opposizione, che è stata interpretata da diversi settori come una rottura dell’ordine costituzionale.

La Corte Suprema ha poi annullato la sua decisione quattro giorni più tardi e ha annullato alcune misure contro i legislatori, ma l’opposizione politica ha inteso che si era verificato un “colpo di stato“.

In risposta, il Parlamento venezuelano ha attivato la procedura per la rimozione di sette giudici supremi per la loro «responsabilità nella rottura dell’ordine costituzionale», un’azione che Chavez ha considerato un «colpo di stato parlamentare» che viola la Costituzione.

A seguito della crisi, l’Oas ha detto che in Venezuela c’è una «alterazione incostituzionale grave dell’ordine democratico» in una risoluzione adottata il 2 aprile da 17 dei 21 membri presenti alla seduta, con l’astensione di quattro persone, tra cui proprio El Salvador.

Il Congresso salvadoregno in maggioranza all’opposizione, ha condannato il “riconoscimento ufficiale della dittatura” in Venezuela e ha sostenuto il ruolo del Segretario generale dell’Osa, Luis Almagro, che ha guidato l’azione contro il governo di Nicolás Maduro.

Graziella Giangiulio