VENEZUELA. Crescono le valute alternative

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Il Venezuela è afflitto da una grave crisi iperinflattiva e le città corrono ai ripari creando proprie monete locali per sopravvivere. Elorza, nel Venezuela occidentale, vicino al confine con la Colombia, sta vendendo le proprie banconote, chiamate Elorza, con l’immagine di un leader dell’indipendenza dalla zona, José Andrés Elorza, secondo Reuters.

La moneta nazionale venezuelana, il bolivar, ha perso la maggior parte del suo valore solo nell’ultimo anno – e si prevede che continuerà a scendere. «L’inflazione dovrebbe aver superato il 2.400 per cento nel 2017 e salire a circa il 13.000 per cento nel 2018», ha affermato il Fondo Monetario Internazionale a gennaio.

I prezzi sono saliti vertiginosamente, rendendo difficile alle persone di potersi permettere generi di prima necessità, come cibo o medicine. E anche se le persone hanno i soldi, è difficile trovare abbastanza soldi per fare acquisti.

«La gente non ha bolivar da spendere, ecco perché abbiamo creato banconote di due tagli e ne abbiamo venduto già per un valore pari a 2 miliardi di bolivar», ha detto il sindaco Solfreddy Solórzano, del partito Psuv, riporta Transfordcandy. L’ufficio del sindaco sta vendendo la valuta locale a una commissione dell’8 per cento, secondo Reuters, che può essere acquistato con bolivar, utilizzando una carta o un bonifico bancario. Il comune si impegna rifondere ogni Elorzanon speso.

Questa non è la prima valuta locale ad essere lanciata recentemente in Venezuela. Come riporta El Nacional, l’iperinflazione sta facendo emergere “mini banche centrali”. A dicembre 2017, un quartiere della capitale Caracas, El Panal, ha iniziato a emettere una valuta alternativa, che ha chiamato “Panal”. Come riportato da Ap, questa valuta poteva essere utilizzata solo in pochi negozi e doveva aiutare la zona in difficoltà ad acquistare i prodotti di prima necessità, come il riso.

Il mese scorso, il presidente Nicolas Maduro ha proposto la criptovaluta Petro, sponsorizzata dallo Stato, per alleviare la crisi di liquidità. Come riferisce Reuters, il governo di Maduro attribuisce la grave crisi del paese ad una “guerra economica”, condotta da Washington e dall’opposizione, volta a rovesciare il suo governo.

Graziella Giangiulio