Dov’è Caracas? Tra Mosca e New Delhi

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Hugo Chavez rafforza i suoi rapporti con i Brics vendendo più a Russia e India.

La Russia incrementerà i propri investimenti in Venezuela alla ricerca di nuovi campi petroliferi. i due Stati hanno firmato 8 accordi per incrementare la cooperazione energetica. Hugo Chavez è riuscito a costruire nuovi legami con Mosca nel decennio scorso e nella seconda metà di settembre 2012 una joint venture tra la Petroleos de Venezuela Sa (Pdvsa) e un  consorzio di aziende russe ha iniziato a trivellare nuovi ricchi giacimenti nel Venezuela orientale (progetto Orinoco oil belt. Si tratta di una delle riserve più grandi al mondo e non trivellata). Per il governo di Caracas si tratta di investimenti del valore di circa 20 miliardi di dollari. Accanto agli investimenti nel settore energetico, gli accordi siglati prevedono un prestito russo a Caracas di 1,5 miliardi di dollari a copertura parziale dell’esposizione iniziale venezuelana nel progetto Carabobo 2. 

I dati Opec indicano il Venezuela come il Paese con le più vaste riserve di greggio al mondo. La sua capacità gli consentirà di incrementare le vendite di petrolio e derivati all’affamata economia indiana. I due Paesi hanno firmato un nuovo accordo della durata di 15 anni con la Reliance industries indiana per la fornitura di greggio grazie all’aiuto fornito nello sviluppo del progetto di sviluppo energetico sull’Orinoco. Oggi il Venezuela invia 270mila barili al giorno, una fornitura che dovrebbe aumentare fino ad arrivare ai 400mila.

Le vendite di petrolio costituiscono il 96% delle entrate venezuelane; Chavez ha cercato di diversificare i mercati, da affiancare al tradizionale mercato statunitense.

La Pdvsa esporta una media 640mila barili al giorno verso la Cina, e secondo il governo di Caracas l’export verso l’Asia della Pdvsa supererà a breve il traguardo degli 800mila barili al giorno. 

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