VENEZUELA. C’è chi è pronto a prendere il posto di Caracas all’OPEC

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Il neoministro venezuelano del Petrolio Manuel Quevedo è a Vienna per dei colloqui a latere del meeting Opec per cercare di salvaguardare un settore petrolifero che ha perso quasi tutta la credibilità all’interno dell’organizzazione.

L’unica cosa che Quevedo può offrire è spazio per altri paesi, visto che la produzione petrolifera in calo del Venezuela potrebbe dare ad altri membri dell’Opec un po’ di fiato per alleggerire i propri tagli di produzione.

L’Opec e i suoi 10 partner non Opec dovranno discutere se estendere il loro accordo di taglio di produzione di 1,8 milioni di b/d oltre la scadenza di marzo, riporta S&P Platts.

Il Venezuela fa anche parte del comitato di monitoraggio di cinque paesi che controlla l’esecuzione dell’accordo si è riunito il pomeriggio del 29 novembre, ma Quevedo non era presente. Il ministro del petrolio dell’Oman, paese non Opec, Mohammed al-Rumhy, che partecipa ai colloqui, avrebbe detto che si tratta di una questione venezuelana che devono risolvere solo i venezuelani, ma non tutti la pensano così.

La produzione petrolifera del Venezuela è scesa a 1,83 milioni di b/d nel mese di ottobre, secondo l’ultima ricerca S&P. È un dato in calo rispetto ai 2,09 milioni di b/d dell’ottobre 2016 e ai 2,34 milioni di b/d dell’ottobre 2015.

La quota venezuelana, nell’ambito dell’accordo di riduzione della produzione, è di 1.972 milioni di b/d, il che lo rende il membro più conforme, anche se forzato, dell’intero gruppo.

L’Arabia Saudita non aumenterà la sua produzione per compensare il calo, data la politica di riduzione della produzione petrolifera globale, ma il petrolio dell’Iraq, paese Opec, e quello di Canada e Brasile, paesi non Opec, stanno già sostituendo i barili venezuelani negli Stati Uniti e in India.

L’Iraq ha aumentato le spedizioni di greggio e condensato in India di 80.000 bpd quest’anno, mentre le consegne venezuelane sono scese di 84.000 bpd; Baghdad ha anche esportato 201.000 bpd di petrolio in più negli Stati Uniti, mentre le spedizioni venezuelane sono calate di circa 90.000 bpd.

Nel frattempo Nicolas Maduro ha annunciato che potrebbe bloccare la vendita di petrolio agli Usa. 

Graziella Giangiulio