Venezuela, Maduro nuovo presidente

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VENEZUELA – Caracas. 15/4/13. Le elezioni in Venezuela sono andate esattamente come ci si aspettava. Alla fine ha vinto il delfino di Ugo Chavez, Nicolas Maduro, con il 50,6% dei voti, mentre all’eterno rivale, l’avvocato Henrique Capriles, con il 49,1% dei voti, si è dovuto accontentare del secondo posto.

Capriles ha chiesto di rinconteggiare i voti, temendo un broglio elettorale. Non si è fatta attendere la risposta di Maduro, «sono disponibile a far riconteggiare i voti». Maduro ha invitato il rivale comunque ad accettare la sconfitta, lui, ha detto il neopresidente anche con uno scarto di un voto avrebbe accettato la sconfitta e si sarebbe complimentato con il vincitore, ovvero sé stesso. I 300.000 mila voti di scarto, secondo il vincitore sono però un segnale forte che ha lanciato il popolo, un segnale che chiede di continuare sul sentiero indicato da Chavez. Maduro però non può fare a meno di fare i conti con un calo fisiologico dei voti, pensava di stravincere mentre ha semplicemente vinto con uno scarto di un punto e mezzo. Chavez nella tornata elettorale del 2012 vinse con il 54,4% dei voti e il rivale conquistò il 44,9% dei voti. Con un’opposizione sempre più vincente sarà più difficile governare alla Chavez. In questa tornata elettorale 8 dei più popolati stati del Venezuela passano al partito di Capriles. Anzoategui, Bolivar, Miranda, Nueva Esparta, Lara, Tachira, Merida e Zulia. L’opposizione è andata a pescare anche nelle vecchie roccaforti di Chavez.

Gli stati in cui l’opposizione ha avuto il maggior numero dei voti Táchira (+26%) e Merida (+11%). Capriles ha vinto, rispetto al 7 ottobre scorso, in 23 stati. il partito di Maduro ha mantenuto la sua egemonia nelle istituzioni importanti come Amazon, Carabobo, Monagas, Aragua, Falcon e il Distretto Capitale, in aggiunta ai loro tradizionali roccaforti in Guarico, Portuguesa, Barinas, Apure, Sucre Trujillo, Portuguesa, Cojedes e Delta Amacuro.

Capriles ha invece, conquistato la maggior parte dei voti in 11 capitali di stato: Barcellona, Maracay, Barinas, Bolivar City, Valencia, Coro, Barquisimeto, Mérida, Los Teques, San Felipe e Maracaibo.

Adesso il vincitore deve fare i conti con il narcotraffico, criminalità generalizzata, corruzione, elevata povertà, omicidi e sequestri lampo.