VENEZUELA. Bolivar addio?

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I pareri contro la sostituzione della moneta sostengono che questo processo può aggravare la crisi economica nel paese. Le voci a favore sostengono che così si ridurrà l’inflazione ad una cifra, così come si avrà una maggiore disciplina monetaria e fiscale.

Il presidente della commissione per lo sviluppo economico e finanziario dell’Assemblea nazionale, José Guerra, ha dichiarato: «Non sono d’accordo con un processo di dollarizzazione nel paese», riporta Panorama, tuttavia, ha sottolineato che «sarà una necessità» se l’iperinflazione continuasse, così come la svalutazione del bolivar e la dollarizzazione “de facto” che è già in corso.

«Lo stato deve preservare il valore della valuta, se continua così, la dollarizzazione sarà una necessità, la gente vorrà dollarizzare», ha affermato Guerra.

«Già nell’economia, i servizi medici, come i pezzi di ricambio, sono venduti in dollari perché il bolivar ha perso il suo potere d’acquisto (…) i venezuelani sostituiscono la moneta cattiva con quella buona. Questo è un problema sociale, perché chi ha dollari sopravvive e chi no, vive male», ha avvertito.

A differenza di Panama ed Ecuador, dove c’è una dollarizzazione formale, in Venezuela la si sta vivendo nel caos. Questa misura potrebbe abbassare l’inflazione ad una cifra, ma la Banca centrale del Venezuela perderebbe il suo potere di “signoraggio” sull’emissione di denaro.

Altri economisti venezuelani stanno dibattendo sulle ragioni di una simile decisione.

Per la qualificazione del rischio bancario, Leonardo Buniak afferma che dollarizzando l’economia venezuelana, si fermerebbe l’alta emissione di bolivar che esercita pressioni sulla liquidità monetaria e sull’inflazione; «il governo non può continuare a fare uso della generazione inorganica di denaro per finanziare la gestione pubblica»; anche Buniak ha detto che con la dollarizzazione scomparirebbe il “signoraggio”, il potere della Banca centrale di emettere Bolivar, e questo provocherà una ripartizione delle “aspettative inflazionistiche”: «In questi momenti di iperinflazione, credo che questa misura sia fattibile e salutare per l’economia venezuelana (…) Quando viene stabilito questo processo, la Banca centrale stabilisce un tasso di cambio di riferimento e tutti i bolivar vengono raccolti e vengono invece restituiti i dollari che escono dalle riserve internazionali».

Per l’economista, tuttavia, politicamente l’applicazione di questa misura è irrealizzabile, dal momento che il «governo venezuelano non si lascerà prendere il potere di generare denaro».

Graziella Giangiulio