VENEZUELA. Arrivati i nuovi Bolivar da 1000

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Il 12 luglio è arrivato al Simon Bolivar International Airport di Maiquetia, a Vargas, un carico di 30 milioni di banconote da 1.000 bolivar, nella nuova veste.

Il direttore della Banca Centrale del Venezuela, José Khan, ha riferito che questo è il diciannovesimo lotto: «Va sul mercato un nuovo lotto di biglietti da mille Bolivar. In termini di totale dei biglietti questo nuovo arrivo rappresenta il 120,03% del totale dei biglietti  in circolazione. È un dato normale, le banche stanno distribuendo i biglietti in tutte le loro filiali, sia le banche private che quelle pubbliche (…) continuiamo con questa operazione, e la situazione delle banche si sta normalizzando, stiamo trasportando le nuove banconote verso le nuove destinazioni».

Il 29 giugno è arrivato in Venezuela un carico da 75 milioni di biglietti da 500 Bolivar, dall’Inghilterra, riporta il Diario de Caracas.

Caracas, nel pieno del disordine politico, sta lottando con un’inflazione a tre cifre e una penuria di prodotti visto che la sua economia socialista si sta sempre più indebolendo, a causa della perdurante crisi petrolifera globale. Il 12 luglio, la Pdvsa potrebbe cercare di rinegoziare il pagamento dei premi di ottobre proprio a causa dei bassi prezzi del petrolio. Lo ha annunciato, Héctor Andrade, amministratore delegato per la pianificazione della compagnia petrolifera di stato del Venezuela.

«Credo che le probabilità siano alte» ha detto Andrade in merito ad una possibile rinegoziazione dei pagamenti. «In questo momento non si tratta solo di una cooperazione tra i produttori», ha aggiunto, ripreso da Reuters. La società prevede anche di investire 50 miliardi di dollari nel corso dei prossimi sette anni per aumentare la sua capacità estrattiva di un milione di barili al giorno, ha annunciato Andrade a margine di una conferenza sull’energia a Istanbul. Il Venezuela produce attualmente circa due milioni di barili al giorno. La produzione di petrolio Opec è crollata e Pdvsa sta barcamenandosi per mantenere gli investimenti nei suoi depositi, che hanno le maggiori riserve di petrolio del mondo.

Graziella Giangiulio