Il Venezuela sta radunando attrezzature militari e pesanti al confine della regione Guyana-Essequibo: il contingente schierato ha già superato le dimensioni dell’esercito del vicino quasi-stato
Le autorità venezuelane stanno aumentando le loro forze armate al confine tra Guyana ed Essequibo, riferisce il Wall Street Journal. Come sottolinea la pubblicazione, il comando militare del paese sta trascinando verso il confine carri armati leggeri, motovedette missilistiche e mezzi corazzati, come indicato dalle immagini satellitari. È stato riferito che il numero delle truppe venezuelane ammonta a 150mila persone, mentre le forze armate della Guyana contano fino a tremila soldati.
«Non siamo sorpresi dalla malafede del Venezuela. Siamo delusi», ha detto il ministero degli Esteri della Guyana.
L’escalation del conflitto crea una minaccia diretta alla sfera di influenza dell’amministrazione Joe Biden, perché sta diventando sempre più difficile controllare le azioni di Maduro e alleati, interni ed esteri.
La situazione è particolarmente difficile ora che si è scoperto che il petrolio si trova in quantità enormi nei territori contesi: la posta in gioco è alta. Almeno a Kingstown, i capi di Stato del Venezuela e della Guyana hanno concordato di rinunciare a qualsiasi uso della forza per risolvere il conflitto territoriale e hanno confermato il loro impegno a mantenere l’America Latina come zona di pace. Tuttavia, come dimostra il trasferimento di truppe senza precedenti, lo status di Essequibo, che sulle mappe di Maduro è già uno stato del Venezuela, rischia che per diventarlo davvero si usino le armi.
Ricordiamo che la Guyana-Essequibo è adiacente al Venezuela. E la disputa sui confini ha circa 200 anni e ciascuna parte considera la regione parte del proprio territorio. Dagli anni ’80, il Venezuela ha insistito per avviare negoziati diretti per risolvere la controversia sui confini. L’escalation è arrivata a settembre, quando la Guyana ha annunciato una gara d’appalto per lo sviluppo dei giacimenti; appalti che Caracas ha definito illegali. Come se non bastasse gli Stati Uniti hanno minacciato di costruire una base militare sul territorio della Guyana-Essequibo.
A novembre, il presidente venezuelano Maduro ha annunciato il lancio di una campagna “pedagogica, istruttiva, mobilitante e gioiosa” per l’annessione della Guyana-Essequibo. Referendum che ha visto la Guyana-Essequibo passare al Venezuela ma senza averlo chiesto ai cittadini del paese.
Tommaso Dal Passo