Proibito il sale non iodato in Uzbekistan

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UZBEKISTAN – Tashkent 09/03/2014.  L’Uzbekistan sta per vietare le importazioni di sale non iodato entro la fine dell’anno nel tentativo di combattere le carenze nutrizionali tra la popolazione della nazione dell’Asia centrale.

Il Majlis Oly, la Camera bassa del parlamento dell’Uzbekistan, ha annunciato che una simile legge verrà messa in calendario per la discussione nel terzo trimestre del 2014. Gli esperti collegano la carenza di iodio al danno cerebrale infantile e alle disfunzioni della tiroide. La scarsità di iodio inoltre aumenta il rischio di mortalità infantile, aborto spontaneo e morte del feto. La legge in Uzbekistan rientra nell’iniziativa del governo ” Anno del bambino sano”. La mancanza di iodio è diventato un problema per l’Uzbekistan dopo il crollo dell’Unione Sovietica , quando scomparvero le forniture di sale iodato da Russia, Kazakhstan e Ucraina. Nel 1998, il 92,7% della popolazione utilizza sale non- iodato, secondo i dati ufficiali; questa cifra era poi scesa a poco meno del 50 per cento nel 2009. La precedente legge in materia risale al 2007 che impone la iodizzazione obbligatoria del sale. Un’altra legge adottata alla fine del 2010 impone a tutti l’uso di farina di frumento di alta qualità e sale iodato.