USA. Washington continua a vendere armi a sauditi ed emiratini

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Gli Stati Uniti stanno portando avanti la loro vendita di armi da 23,3 miliardi di dollari agli Emirati Arabi Uniti, così come con gli accordi per vendere elicotteri UH-60M Blackhawk modificati e batterie Thaad all’Arabia Saudita.

Il Dipartimento di Stato aveva temporaneamente interrotto le vendite di armi alla regione a gennaio, compresi i caccia F-35 e i droni MQ-9 Reaper ad Abu Dhabi. Questo accordo è stato approvato da Washington come parte degli accordi di Abramo, così come la vendita di munizioni a guida di precisione a Riyadh.

Oggi, l’amministrazione prevede di procedere con la vendita di 50 caccia stealth e 18 droni da combattimento agli Emirati Arabi Uniti mentre «continua a rivedere i dettagli e a consultarsi con i funzionari emiratini» relativi all’uso delle armi, ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato il 14 aprile, riporta Breaking Defense. «Continueremo anche a rafforzare con gli Emirati Arabi Uniti e tutti i destinatari di articoli e servizi di difesa degli Stati Uniti che l’equipaggiamento di difesa di origine statunitense deve essere adeguatamente protetto e utilizzato in modo da rispettare i diritti umani e pienamente conforme alle leggi dei conflitti armati», si legge nel comunicato.

Per l’Arabia Saudita, le cose sembrano meno chiare. A febbraio, serbava che l’amministrazione Biden stesse considerando di fermare il trasferimento di armi offensive al Regno, sulla base delle preoccupazioni per le violazioni saudite dei diritti umani in Yemen. Ma gli Stati Uniti stanno ora andando avanti con le vendite di armi, tra cui il missile di difesa balistica Thaad e gli elicotteri Blackhawk.

Gli Stati Uniti continuano a dichiarare sistematicamente il loro impegno nella difesa dell’Arabia Saudita, è chiaro che il presidente Biden ha fatto marcia indietro rispetto alla sua promessa come candidato presidenziale di trattare i sauditi come “i paria che sono”.

Il Pentagono ha recentemente assegnato a Lockheed Martin un contratto di quasi 1 miliardo di dollari per iniziare a lavorare su un pacchetto di difesa missilistica balistica Terminal High Altitude Area Defense per il Regno, comprese 44 batterie e 360 intercettori missilistici. Ha anche approvato la vendita di 25 elicotteri UH-60M modificati per la Saudi Arabian National Guard, per un valore di 99 milioni di dollari nell’ambito di un precedente contratto Fms per vendere un totale di 57 elicotteri al Regno.

Gli Stati Uniti puntano continuamente ad essere il maggior fornitore nella regione in funzione anti russa e cinese. Recentemente, la commissione per i servizi armati della Camera ha sottolineato il fatto che la Russia sta stipulando un «numero inquietante di vendite di armi e accordi strategici» con le nazioni africane, mentre la Cina sta usando la sua Belt and Road Initiative per estrarre le risorse naturali africane: «Il partito comunista cinese sta costruendo la sua prima base militare d’oltremare nel Corno d’Africa, strategicamente importante. Allarmante, è solo a poche miglia dalla nostra base (…) Dato il ruolo crescente che la Cina e la Russia stanno giocando in Africa, e la sua importanza geostrategica, è imperativo che continuiamo a fare investimenti lì», si legge in un comunicato.

La decisione di vendere armi agli Emirati Arabi Uniti e all’Arabia Saudita è anche, infine, un chiaro messaggio all’Iran per indurlo a impegnarsi in colloqui sul suo dossier nucleare.

Luigi Medici