USA. Scacco a Xi per Pyongyang

465

Washington cerca di fare pressione su Pechino per il caso nordcoreano attraverso una vendita di armi a Taiwan. 

Secondo quanto riporta il South China Morning Post, Trump sta manifestando una politica rigida nel fare concessioni a Pechino sul caso nordcoreano e per questo il Dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita di 1,4 miliardi di dollari di armi a Taiwan, la prima fatta durante  l’Amministrazione Trump. È un chiaro messaggio alla Cina solo una settimana prima che il presidente Xi Jinping incontri Trump al margine del vertice del G20 ad Amburgo, in Germania.

Le decisioni politiche recenti, incluso un disegno di legge che consentirebbe alla marina americana di fare fermate nel porto di Taiwan e l’inserimento nella lista nera nordcoreana di una piccola banca cinese accusata di operazioni illecite con la Corea del Nord, ha dato molto fastidio a  Pechino, secondo cui Washington sta interferendo con i suoi affari interni. «Queste azioni – le sanzioni contro le imprese cinesi, in particolare le vendite di armi a Taiwan –minano la reciproca fiducia delle due parti e contrastano con lo spirito del summit di Mar-a-Lago», ha detto l’ambasciatore cinese a Washington Cui Tiankai; «Abbiamo espresso una forte opposizione agli Stati Uniti e ci riserveremo il nostro diritto di intraprendere ulteriori azioni», ha detto l’ambasciatore.

Il ministero della Difesa ha affermato che la Cina si è opposta a simili azioni e ha ribadito che Taiwan è rimasta «il tema fondamentale più importante e sensibile nelle relazioni Cina-Usa».

Trump sta usando Taiwan come leva contro Pechino a causa delle tensioni più elevate sul programma di armi nucleari della Corea del Nord. Il triangolo sarebbe quindi tra Washington, Pechino e Pyongyang sulla pelle di Taipei; si tratta di una vera partita a scacchi tra Trump e Xi.

Secondo il dipartimento di Stato degli Stati Uniti, una simile decisione non avrebbe influenzato la politica di “una Cina”, che Pechino considera la base dei legami bilaterali.

Dopo la sua elezione, Trump ha fatto scalpore accettando una chiamata del presidente taiwanese indipendente Tsai Ing-wen; ma nelle ultime settimane, è aumentata la frustrazione dell’Amministrazione Trump per il rifiuto di Pechino di imporre sanzioni più severe a Pyongyang, nonostante le sue ripetute provocazioni.

La vendita di armi prevede l’approvazione del Congresso entro 30 giorni; vi sono compresi sette elementi, tra cui il supporto tecnico per i radar di avviso precoce, i missili anti-radiazione, i siluri e i componenti per i missili SM-2.

Luigi Medici