USA. Quarantuno mesi allo Sciamano del Congresso

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41 mesi di carcere (3 anni e 5 mesi), è questa la pena comminata dal giudice Lamberth nel Tribunale Federale di Washington a Jacob Chansley, meglio conosciuto come Jack Angeli, lo Sciamano del Congresso.

Chansley, 345 anni, è divenuto celebre durante l’assalto a Capitol Hill avvenuto il 6 gennaio 2021, mentre era in corso la certificazione del risultato elettorale delle presidenziali 2020.

Quel giorno, Angeli, seguace e divulgatore delle teorie cospirative di QAnon, raggiunse urlando l’Aula del Senato, prese posto del presidente, e scrisse un messaggio per l’allora vice presidente Mike Pence (e presidente del Senato secondo la Costituzione), colui che si era rifiutato di rovesciare i risultati elettorali: «È solo questione di tempo. La giustizia sta arrivando»

L’imputato doveva rispondere di sei capi di imputazione. Il più grave era «Entrata violenta e turbativa nell’edificio di Capitol Hill». In teoria la somma delle accuse prevede fino a 20 anni di prigione. A suo favore ha però giocato l’assenza di precedenti penali fino al 6 gennaio 2021 e il fatto di aver riconosciuto le proprie colpe per le azioni intraprese quel giorno.

La Procura aveva chiesto 51 mesi, ma il giudice gliene ha comminati 41, più altri 36 in libertà vigilata, considerando che l’imputato era già dietro le sbarre dal 9 gennaio, più di 10 mesi. Rimane tuttavia una sentenza molto dura, in linea con le altre tre pronunciate finora per reati simili commessi il 6 gennaio.

La difesa ha tentato di ottenere l’infermità per Angeli sostenendo: «l’imputato è in terribili condizioni mentali; soffre di disturbo schizotipico della personalità, ansia e depressione». Il giudice ha respinto l’istanza, riconoscendo tuttavia che Jacob ha intrapreso un autentico pentimento.

Salvatore Nicoletta