Ted Malloch, probabile candidato ambasciatore Usa presso l’Ue, a fine gennaio aveva detto alla Bbc che non si sarebbe rifiutato di contribuire alla disintegrazione dell’Unione europea, come aveva già fatto in relazione all’Urss.
Malloch aveva detto di voler diventare ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Ue, nonostante il fatto che non fosse un fan del blocco europeo.
Malloch, molto pessimista sul futuro dell’Unione europea, ha previsto che il crollo della moneta unica europea potrebbe avvenire nel corso del prossimo anno e mezzo.
Il professore statunitense nel corso del programma, aveva detto che Trump è un sostenitore della Brexit e non ha entusiasmo per l’integrazione europea: «Non mi piace una organizzazione sovranazionale, non eletta, dove governa la burocrazia, che non è una vera democrazia», avrebbe detto Malloch, ripreso in un servizio di Ria Novosti.
Per Malloch, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha competenze sufficienti per ricoprire la carica di sindaco in «tutte le città di Lussemburgo». Pochi giorni dopo, lo stesso Malloc, stavolta da Rt Uk, ha parlato di moneta unica europea e dollaro. Ted Malloch, in una intervista al canale televisivo RT Regno Unito, si è ridetto pessimista sul futuro dell’Ue, ricordando la sua previsione di un possibile crollo della moneta unica europea nel giro del prossimo anno e mezzo.
Commentando poi le parole del consigliere economico del presidente degli Stati Uniti, Peter Navarro del possibile impatto sull’economia di Berlino del corso attuale della moneta europea, e sulla possibilità che la Germania possa ottenere un vantaggio rispetto ai suoi principali partner commerciali, il professore ha osservato che, a suo parere, Navarro è stato guidato nel suo ragionamento dai risultati della sua ricerca.
Il consigliere economico del presidente degli Stati Uniti Peter Navarro aveva, infatti, detto in un’intervista al Financial Times che l’euro è «significativamente sottovalutato» è che di fatto è implicitamente una sorta di marco tedesco mascherato per cui il tasso di cambio basso della moneta europea dà alla Germania un vantaggio rispetto ai principali partner commerciali.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha negato la speculazione di Navarro, notando che: «La Germania è un paese che si è sempre distinto per una politica indipendente dalla Banca centrale europea».
Graziella Giangiulio