L’U.S. Cyber Command ha creato un nuovo concetto di operazioni e istituito un ufficio di gestione delle capacità per affrontare i problemi con la sua architettura focalizzata sulle capacità informatiche, a seguito delle preoccupazioni e delle raccomandazioni del Congresso e del governo.
Un rapporto del novembre 2020 del Government Accountability Office, Gao, ha sollevato problemi con gli obiettivi e le linee guida per la Cyber Command’s Joint Cyber Warfighting Architecture, che guida l’acquisizione del comando e le priorità di equipaggiamento. Delle sei grandi categorie che l’architettura definisce, ciascuno dei servizi sta costruendo componenti per conto della forza congiunta, creando problemi di integrazione.
Il Congresso ha anche espresso la preoccupazione che la visione del comando manchi di una strategia di governance per collegare i sistemi, riporta Defense News.
Per affrontare una delle preoccupazioni del Gao che circonda gli obiettivi di interoperabilità, il Cyber Command ha creato e pubblicato un concetto di operazioni, o Conops, riporta C4isrnet.
Questo nuovo concetto operativo definisce l’impiego e l’integrazione delle varie capacità in un contesto operativo in modo da poter mettere insieme le capacità necessarie e impiegarle per il loro sviluppo, al fine di riunirle meglio e fornire alcuni attributi di base come resilienza e sicurezza.
Per definire meglio i ruoli e le responsabilità e affrontare i problemi di integrazione con le varie capacità in fase di sviluppo da ogni servizio, il comando ha istituito un ufficio di gestione delle capacità con un ufficio di integrazione per supervisionarne meglio lo sviluppo.
Restano comune aperte molte sfide di integrazione per il nuovo comando americano: «Ci stiamo evolvendo e stiamo iniziando una prima integrazione diretta tra i diversi programmi (…) Ci stiamo integrando attraverso più servizi, più programmi, e attraverso ciascuno dei servizi che ha diversi livelli di competenza per il personale, diversi sistemi di addestramento. Cercare di riunirli sta funzionando (…) Ma ci vuole un po’ di tempo per mettere tutto insieme.
Tommaso Dal Passo