USA. Le associazioni industriali sono contro le tariffe verso la Cina

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Una coalizione di importanti gruppi imprenditoriali statunitensi si sta opponendo pesantemente al piano del presidente Trump di imporre nuove tariffe sulle importazioni cinesi. Si tratta, riporta MotherJones, di gruppi imprenditoriali delle telecomunicazioni e di tecnologia.

Negli ultimi giorni, i funzionari della Camera di Commercio degli Stati Uniti, del Consiglio dell’Industria delle Tecnologie dell’Informazione e della Consumer Technology Association, tre dei più grandi gruppi commerciali dell’industria tecnologica di Washington, hanno redatto una lettera destinata alla Casa Bianca, in cui esprimevano la loro opposizione alle nuove tariffe Trump. La lettera segna quella che potrebbe essere una battaglia imminente tra il parlamento e l’amministrazione Trump.

La lettera sosterrebbe che «l’aumento delle tariffe provocherebbe una reazione a catena con conseguenze negative per l’economia statunitense, provocando ritorsioni, soffocando l’agricoltura, le esportazioni di beni e servizi e aumentando i costi per le imprese e i consumatori. L’Amministrazione non dovrebbe rispondere alle pratiche e alle politiche cinesi sleali, imponendo tariffe o altre misure che danneggino le imprese, i lavoratori, gli agricoltori, gli allevatori, i consumatori e gli investitori statunitensi».

Secondo MotherJones, un gruppo di 40 associazioni di categoria hanno accettato di firmare la dichiarazione che dovrebbe essere pubblicata all’inizio della prossima settimana. L’amministrazione Trump ha sostenuto che sono necessarie nuove sanzioni, perché la Cina costringe le imprese statunitensi a rinunciare ai segreti commerciali e ad altri diritti di proprietà intellettuale in cambio del diritto di fare affari all’interno del paese. Lo scorso agosto, su istruzione del presidente, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Robert Lighthizer ha avviato un’indagine ai sensi del Trade Act del 1974, per verificare se le politiche cinesi in materia impongano alle imprese americane uno svantaggio.

Reuters ha riferito, la scorsa settimana, che Trump stava considerando tariffe su 60 miliardi di dollari di merci cinesi, e che simili tariffe potrebbero arrivare «in un futuro molto prossimo». L’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti aveva già presentato un piano a Trump che avrebbe imposto 30 miliardi di dollari in tariffe sulle importazioni cinesi, ma secondo Politico, il presidente ha detto a Lighthizer di aumentare ulteriormente l’entità delle tariffe.

Lucia Giannini