Il partito di sinistra uruguaiano Frente Amplio (FA) si è assicurato il primo turno delle elezioni presidenziali. Yamandú Orsi, candidato del FA ed ex sindaco di Canelones, ha guidato la corsa con il 43,4% dei voti, spinto dal sostegno dell’ex presidente José “Pepe” Mujica. Tuttavia, non ha raggiunto la soglia di maggioranza necessaria per evitare il ballottaggio e un secondo turno è ora previsto per il 24 novembre. L’avversario di Orsi al ballottaggio sarà Álvaro Delgado, candidato del Partito Nazionale (PN), che ha ottenuto il 27,2% dei voti e guida una coalizione di partiti di centro-destra e di destra che include il Partito Colorado e il Cabildo Abierto.
Gli altri contendenti alla presidenza includevano Andrés Ojeda del Partito conservatore Colorado, arrivato terzo con il 16,2%, e Guido Manini Ríos del Cabildo Abierto di destra, che ha ottenuto un sostegno ridotto del 2,4%. Il sostegno collettivo per questi partiti, unito alla base di Delgado, conferisce alla coalizione di destra un potenziale vantaggio risicato in vista del ballottaggio, con un totale del 47% dei voti rispetto al 44% di Frente Amplio, riporta MP.
La festa è stata grande al raduno del FA a Montevideo, dove Orsi si è rivolto ai sostenitori, esprimendo ottimismo nonostante la necessità di un ballottaggio. “Oggi è una notte di gioia, di celebrazione della democrazia”, ha detto tra gli applausi della folla. Orsi ha sottolineato la posizione della FA come la più grande forza politica dell’Uruguay, un titolo che ha detenuto nelle elezioni passate, e ha esortato i sostenitori a radunarsi per la spinta finale a novembre. “Andiamo per quell’ultimo sforzo, con più entusiasmo che mai”, ha sottolineato, esortando all’unità tra la coalizione eterogenea di elettori che ha portato alla FA la sua vittoria al primo turno.
I sostenitori di Delgado si sono riuniti a Piazza Varela a Montevideo, celebrando la rinascita del Partito Nazionale in questo ciclo elettorale. Rivolgendosi alla folla da un palco drappeggiato con la bandiera uruguaiana, Delgado ha detto: “Le urne hanno parlato. L’Uruguay si è espresso e ha detto che la coalizione è il progetto politico più votato nel paese”. Il candidato del Partito Nazionale, che ha ricoperto il ruolo di Segretario della Presidenza sotto l’amministrazione di Luis Lacalle Pou, ha espresso fiducia nel potenziale della coalizione di assicurarsi una vittoria al secondo turno. Ha annunciato che i leader della coalizione si sarebbero incontrati per discutere la strategia e preparare una piattaforma di campagna unificata, che ha detto si sarebbe concentrata su posti di lavoro, sicurezza, salute mentale e soluzioni abitative per i giovani e le famiglie.
Parallelamente alle elezioni presidenziali, gli uruguaiani hanno votato due riforme costituzionali. La prima, sostenuta dalla federazione nazionale dei lavoratori PIT-CNT e da alcune fazioni all’interno del FA, ha proposto modifiche al sistema di previdenza sociale. L’emendamento proposto avrebbe ridotto l’età pensionabile da 65 a 60 anni, adeguato le pensioni al salario minimo ed eliminato i fondi pensione privati. Questa misura alla fine è fallita, ricevendo il 40% dei voti, 10 punti in meno della maggioranza richiesta. Anche la seconda proposta, che mirava ad autorizzare le incursioni notturne della polizia, è fallita, raccogliendo livelli di sostegno simili.
Le elezioni hanno registrato un’alta affluenza, con oltre il 90% dei 2,7 milioni di elettori aventi diritto dell’Uruguay che hanno espresso il loro voto. Il voto è obbligatorio in Uruguay e la stabilità politica della nazione, che è stata un segno distintivo sin dal suo ritorno alla democrazia nel 1985, continua a essere fonte di orgoglio e interesse a livello internazionale. Il sistema politico dell’Uruguay è noto per le sue forti strutture di partito e gli alti livelli di fiducia pubblica, attributi evidenziati dal presidente Luis Lacalle Pou, che, sebbene non si candidasse per la rielezione, ha sostenuto Delgado e la coalizione per tutta la campagna.
L’attenzione si sposta ora sulla campagna del ballottaggio, con Orsi e Delgado che probabilmente intensificheranno il contatto con gli elettori indecisi e coloro che hanno sostenuto altri partiti al primo turno. La coalizione di Delgado lavorerà per perfezionare la propria piattaforma politica e unire la propria base, mentre la FA di Orsi dovrebbe enfatizzare i propri programmi sociali ed economici, in particolare quelli a beneficio delle classi operaie e medie dell’Uruguay.
Con la posta in gioco alta, il secondo turno promette di essere una delle elezioni più competitive della storia recente dell’Uruguay. Entrambe le campagne hanno riconosciuto lo spirito pacifico e celebrativo che ha caratterizzato il giorno delle elezioni, sottolineando lo status dell’Uruguay come una delle poche democrazie complete al mondo secondo il Democracy Index di The Economist.
Tommaso Dal Passo
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