UNGHERIA. Nuovi investimenti cinesi nell’automotive elettrico

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L’Ungheria dovrebbe ricevere ulteriori 3 miliardi di euro di investimenti automobilistici cinesi, rafforzando ulteriormente la posizione del paese come destinazione numero uno per gli investimenti dell’Europa centrale per le aziende del paese dell’Asia orientale, ha affermato il ministro degli Esteri Peter Szijjarto durante una visita a Pechino il 15 maggio.

Szijjarto ha incontrato il ministro del Commercio cinese Wang Wentao e ha avuto colloqui con gli amministratori delegati di cinque importanti società cinesi, quattro delle quali realizzeranno investimenti nell’industria dei veicoli elettrici ungherese, che rifornisce le case automobilistiche tedesche, riporta BneIntelliNews.

Le aziende cinesi considerano il Paese una delle principali destinazioni per i loro investimenti nell’Europa centrale, osservando che entro la fine del 2022 l’Ungheria aveva il maggior volume di investimenti cinesi nella regione e il governo continuerà a offrire i massimi incentivi per gli investimenti cinesi, ha aggiunto.

Tra il 2017 e il 2021, il Paese ha ricevuto meno dell’1% di tutti gli investimenti cinesi in Europa. Nel 2022, al contrario, gli investimenti cinesi in Ungheria sono stati quasi interamente guidati dalla nuova gigafactory di CATL con un valore totale annunciato di 7,4 miliardi di euro.

Il governo di Viktor Orban ha intensificato gli sforzi per migliorare i legami politici con la Cina attraverso il lancio della politica di apertura a est nel 2010. Il piano prevedeva il rafforzamento dei legami con i paesi al di fuori dell’UE, principalmente nei paesi in rapido sviluppo in Asia.

L’Ungheria è stato il primo paese europeo a firmare un memorandum d’intesa sulla Belt and Road Initiative (BRI), uno dei cui progetti distintivi è la ferrovia ad alta velocità di 350 km tra Budapest e la capitale serba Belgrado. Gli investimenti cinesi in IDE hanno registrato una ripresa dalla fine della pandemia.

China Construction Bank, la seconda banca al mondo per asset, ha aperto una nuova filiale ad aprile. L’Ungheria ospita il primo centro di compensazione del renminbi nella CEE e anche la Bank of China ha aperto la sua filiale a Budapest a metà degli anni 2010.

Budapest ha intensificato gli sforzi per ridurre la sua dipendenza dalla produzione di veicoli tradizionali e gli investimenti nella produzione di batterie per veicoli elettrici sono aumentati, con le aziende cinesi che svolgono un ruolo importante.

Maddalena Ingroia

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