Distruggere il passato è un crimine di guerra

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GERMANIA – Berlino 29/06/2015. L’agenzia culturale delle Nazioni Unite, l’Unesco, afferma che la distruzione di antichità e siti archeologici nelle zone in cui opera lo Stato Islamico e di altri gruppi potrebbe costituire un crimine di guerra.

L’Unesco, il 29 giugno, ha adottato una risoluzione che condanna «gli attacchi intenzionali contro edifici dedicati al culto, all’educazione, all’arte, alla scienza o a scopi umanitari e monumenti storici» dicendo che «possono costituire crimini di guerra». Il comitato, riunito a Bonn, ha condannato la distruzione dell’antica città di Hatra in Iraq da parte dello Stato Islamico e ha espresso «profonda preoccupazione» per Palmira, presa a maggio; entrambe le città sono Patrimonio dell’Umanità. Per l’ente Onu,k tesori culturali insostituibili sono minacciati in Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Siria e Yemen, lo stesso deve dirsi per il patrimonio naturale in Niger, Congo e in altri paesi africani.