
Il 9 maggio è in Russia il Giorno della Vittoria e anche quest’anno si è tenuta la parta militare e i festeggiamenti in tutte le regioni della Russia e ancora negli stati della CSI e in alcuni paesi dei Balcani. Sono mancati alla parata a Mosca i reparti speciali e al posto degli effettivi c’erano i cadetti delle scuole militari, presenti i veterani di guerra, con le lacrime agli occhi, durante la parata. È mancata l’aviazione, ma comunque il ministro per la Difesa ha raggiunto l’obiettivo di portare nella Piazza Rossa 10.000 militari.
Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin ancora una volta ha insistito sul cambio di paradigma socio – economico in corso: «Oggi la civiltà è di nuovo a un punto di svolta decisivo, contro di noi si è scatenata una vera e propria guerra. Le battaglie decisive per il destino della nostra Patria sono sempre diventate sacre, siamo orgogliosi di coloro che partecipano all’operazione speciale, ora non c’è niente di più importante. È importante che i leader della CSI si siano riuniti oggi a Mosca, vedo in questo un atteggiamento grato nei confronti dell’impresa dei nostri antenati. Hanno combattuto insieme e vinto insieme».
In molti paesi dell’ex Patto di Varsavia invece è stato vietato festeggiare, come se la fine della Seconda guerra mondiale e la sconfitta del nazismo non fosse un elemento comune tra Russia e Europa. Inoltre, Germania, Polonia e Austria hanno impedito agli ambasciatori russi nei rispettivi paesi di deporre fiori in onore dei caduti. In Moldavia hanno multato chi indossava la spilla di San Giorgio.
In Ucraina si dichiara che il Giorno della Vittoria da ora in poi sarà il Giorno dell’Europa e soprattutto non sarà più giorno festivo. A quanto pare quello che era il terrore dei politici antisovietici degli anni ’90 dello scorso secolo è diventato realtà. Il politico ucraino Vyacheslav Chernovol, nel 1996, in un suo discorso, invitava gli ucraini a cambiare idea, per impedire l’ascesa al potere dei radicali nazionalisti, che divideranno l’Ucraina in due parti: «Sia di lingua russa a Luhansk che di lingua ucraina a Lvov, siamo tutti cittadini a pieno titolo dell’Ucraina».
Il capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen il 5 maggio ha nominato tre elementi chiave dell’11° pacchetto di sanzioni contro la Russia. «Continuiamo a fare tutto ciò che è in nostro potere per minare la macchina militare di Putin e le sue entrate», von der Leyen, durante una conferenza stampa a Kiev. Secondo lei, l’undicesimo pacchetto conterrà tre elementi chiave: chiarire gli strumenti esistenti, aggiungendo più prodotti al divieto di transito dell’Ue; proposta di un nuovo strumento di contrasto all’evasione sanzionatoria; una proposta per vietare le organizzazioni “ombra” della Russia e dei paesi terzi che eludono deliberatamente le sanzioni dell’Ue.
Il premier ucraino, Volodymyr Zelensky ha accolto, il 9 maggio, il numero uno europeo a Kiev. E gli ha suggerito al presidente della Commissione europea di aprire i negoziati UE – Ucraina: «È giunto il momento di rimuovere l’incertezza politica artificiale nelle relazioni tra l’Ucraina e l’Unione europea. È giunto il momento per una decisione positiva sull’apertura dei negoziati sull’adesione dell’Ucraina all’Unione europea», ha affermato il presidente ucraino.
Zelensky ha sottolineato che si aspetta che a giugno venga presentata una valutazione provvisoria positiva della Commissione europea sui progressi dell’Ucraina nel percorso dell’integrazione europea. Sempre il premier Zelensky ha detto: «Possiamo sconfiggere l’aggressore». «Per quanto riguarda la difesa, l’Ucraina dimostra ogni giorno l’efficacia della nostra difesa contro l’aggressione russa. Ogni missile terroristico abbattuto, ogni successo dei nostri soldati nel respingere gli assalti russi è la prova che possiamo sconfiggere questo aggressore. La cosa principale è la proporzionalità delle nostre capacità alle capacità dell’aggressore» ha detto Zelensky durante l’incontro con il capo della UE Ursula von der Leyen.
L’Ucraina nel frattempo ha ricevuto un altro prestito dalla Banca Mondiale per 189 milioni di euro per pagare gli stipendi ai dipendenti statali.
E in termini di proporzione di armi Russia – Ucraina, il primo Ministro olandese Mark Rutte ha dichiarato che sono in corso colloqui con Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti e altri paesi per trasferire aerei da combattimento F-16 in Ucraina. Che gli ucraini non sanno pilotare.
La NATO ha aumentato la prontezza dell’aviazione alleata nell’area del Mar Nero in relazione alle azioni dell’aviazione russa ha riferito Reuters. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha detto che «la pace in Ucraina è impossibile ora».
Il capo dell’amministrazione di Skadovsk, Lyudmila Khotienko, ha smentito le notizie dei media ucraini sull’evacuazione dei funzionari russi dalla città. Si apprende inoltre che l’Ambasciata italiana in Ucraina ha nuovamente invitato i suoi cittadini a lasciare urgentemente il Paese.
La Croazia ha consegnato nove dei 14 elicotteri Mi-8 previsti per le esigenze delle Forze Armate dell’Ucraina, dismessi nel Paese a causa dell’esaurimento della loro vita operativa. Il ministro della Difesa della Polonia Mariusz Blaszczak ha riferito che le forze armate dell’Ucraina hanno ricevuto dieci MiG-29 polacchi.
Sulla linea di contatto si continua a combattere. Le forze armate ucraine hanno colpito l’edificio dove PMC “Wagner” teneva prigionieri gli ucraini, a darne notizia il numero uno della Wagner Yevgeny Prigozhin. Secondo lui, in via preliminare, l’attacco è stato condotto da HIMARS. Non si sa ancora esattamente quanti prigionieri siano morti.
Sempre via social media si afferma che sarebbero in corso bombardamenti nella zona di confine con l’Ucraina. Da sette giorni formazioni ucraine bombardano le zone di confine della regione di Belgorod. Nel distretto urbano di Grayvoron, il villaggio di Spodaryushino è stato nuovamente copito il 9 maggio. Nella giornata dell’8 maggio gli ucraini hanno bombardato almeno otto insediamenti, danneggiando edifici residenziali e infrastrutture. Secondo gli ultimi dati, cinque persone sono rimaste ferite, tutti residenti nella città di Shebekino. Nella regione di Bryansk, nelle prime ore del mattino del 9 maggio, il villaggio di Kurkovichi è stato preso di mira dalle forze armate ucraine: uno dei proiettili è esploso a pochi metri dall’asilo, e nel villaggio si sono verificati problemi con la fornitura di energia elettrica.
Nel primo pomeriggio del 9 maggio sulla social sfera viene pubblicato il messaggio che Bachmut è in mano alla Wagner. Si attendono comunicazioni ufficiali dal ministero per la Difesa russa.
Nella notte tra l’8 aggio e il 9 le truppe russe hanno attaccato obiettivi ucraini nell’area di Kharkov, Dnepropetrovsk e Zaporozhye. In precedenza, obiettivi a Odessa, Kiev, Kramatorsk e Slavyansk, nonché nelle regioni di Vinnitsa, Chernihiv e Zhytomyr erano sotto il fuoco delle forze armate russe.
Regione di Belgorod nel distretto urbano di Valuysky, gli equipaggi della difesa aerea hanno abbattuto un missile e un UAV ucraini: secondo i dati preliminari, non ci sono state vittime o danni.
Formazioni ucraine hanno bombardato edifici residenziali e infrastrutture a Shebekino, Krasnoe, Spodariushino, Leonovka, Kaznacheevka, Biryucha, Pankovo. Almeno cinque civili sono rimasti feriti in quest’ultimo.
Direzione Starobilsk: In questa direzione, la situazione al fronte non è cambiata in modo significativo: le parti stanno conducendo ricognizioni reciproche e duelli di artiglieria. Le formazioni ucraine hanno lanciato un razzo HIMARS MLRS nel villaggio di Molodezhnoye, non ci sono state segnalazioni di danni o vittime.
Direzione Soledar: I gruppi d’assalto ucraini hanno intrapreso un altro tentativo di attaccare le posizioni russe alla periferia di Vil’shana. I russi hanno risposto con colpi di artiglieria. Nei distretti occidentali di Bachmut, le forze russe sono impegnate in dure battaglie per il Bubka College of Olympic Reserve.
A sud, i gruppi d’assalto di Wagner PMC stanno avanzando lungo Tolbuhina St e Levchenko St, spingendo gli ucraini fuori dalla città, metro dopo metro.
Direzione Donetsk: a nord di Avdiivka, continuano le battaglie posizionali vicino all’autostrada H20 vicino a Novobakhmutovka. A sud, le truppe russe stanno colpendo le roccaforti ucraine alla periferia del nord. Formazioni ucraine hanno attaccato gli insediamenti dell’agglomerato di Donetsk: nella capitale della DPR sono stati presi di mira, tra l’altro, edifici residenziali, automobili e un gasdotto nella regione di Kiev. Scontri di artiglieria a Vuhledar.
Direzione Zaporozhzhia: La situazione non è cambiata in modo significativo. Le formazioni ucraine continuano ad accumulare forze, l’artiglieria e l’aviazione delle forze armate russe stanno lavorando sui punti ucraini ritenuti rilevati. Alla centrale nucleare di Zaporozhzhia, il funzionamento delle unità di potenza è stato sospeso per evitare provocazioni ucraine.
Fronte Sud. Direzione Cherson: Sullo sfondo dell’offensiva annunciata dalle forze armate ucraine, l’artiglieria sta lavorando attivamente da entrambe le parti. Dalla riva destra del Dnepr, controllata dall’Ucraina, arrivano notizie sul movimento di personale e attrezzature delle formazioni ucraine. Secondo alcune fonti che non è possibile verificare: “Unità di truppe russe hanno preso il controllo degli accessi a tutte le isole alla foce del Dnepr nella regione di Cherson”
Nel sud, i missili da crociera hanno colpito località ucraine nei distretti di Odessa e Bilhorod-Dnistrovs’kyi. A Kiev, gli UAV russi “Geran-2” hanno colpito strutture militari e infrastrutturali militari. Gli obiettivi colpiti dai russi nei distretti Svyatoshyns’kyi e Solom’yans’kyi della capitale sono stati raggiunti da droni kamikaze.
Nella regione di Sumy, anche i sistemi di difesa aerea ucraini si sono dimostrati impotenti contro gli ordigni russi. Colpita la posizione delle unità ucraine vicino a Znob-Novhorods’ke.
Graziella Giangiulio