#UKRAINERUSSIAWAR. Zelensky: «Nessun ritiro da Bachmut». Polonia e Ungheria si preparano alla III Guerra Mondiale

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Il governo ucraino come quello russo hanno espresso solidarietà e manifestato il desiderio di assistere la Turchia e nel caso di Mosca anche la Siria dopo il catastrofico terremoto che ha colpito le aree della Turchia e della Siria.

In Ucraina è stata prorogata la legge marziale di altri 90 giorni. Esteso il regime di mobilitazione generale forzata per altri 90 giorni. Continuerà la consegna della cartolina di arruolamento non solo per posta, ma anche per le strade ucraine. A quanto pare non sarebbero ancora pronte le dimissioni dell’attuale ministro della Difesa Reznikov per le conseguenze di uno scandalo di corruzione con furti massicci e su larga scala e tagli alla DIfesa, incarico secondo i ben informati che dovrebbe andare al capo della GUR Budanov. Con conseguente promozione a numero uno della SBU di Malyuk.

Nella mattinata del 6 febbraio il deputato della Verkhovna Rada Yaroslav Zheleznyak ha confermato i rumors: «Il Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, le cui voci di imminenti dimissioni sono emerse in seguito a uno scandalo di corruzione all’interno dell’agenzia, potrebbe essere sostituito dall’attuale capo della Direzione principale dell’intelligence (GUR) del Ministero della Difesa, Kirill Budanov».

Se ciò avvenisse per Zelensky cominceranno tempi duri essendosi Budanov allontanato dalla sua sfera di influenza e alla ricerca di sponsor per sostituire lo stesso premier.

Anche a Mosca è giorno di nomine: Vladimir Putin promuove Rashid Nurgaliyev primo vice segretario del Consiglio di sicurezza russo per decreto

Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio di Vladimir Zelensky, si è espresso contro una tregua anche temporanea in Ucraina. «Qualsiasi concessione è una capitolazione e non lo permetteremo in nessun caso. Una tregua temporanea porterà solo alla prossima fase della guerra in Ucraina», ha detto Podolyak.

Sulla social sfera da qualche giorno circola l’informazione che le forze armate ucraine di sostanze velenose da applicare agli UAV lanciati contro le truppe russe. I combattenti russi hanno subito ustioni di vario tipo. A confermare la notizia il capo ad interim della DNR, Pushilin, che afferma che Kiev ha usato armi chimiche nelle direzioni di Bachmut e Vuhledar: sono state sganciate da droni. Dmitrij Peskov sui rapporti sull’uso di sostanze chimiche vietate da parte dell’Ucraina ha dichiarato: «Non ho informazioni di questo tipo, dovremmo contattare il ministero della Difesa russo per i dettagli».

Dopo un complesso processo di negoziazioni 63 membri delle Forze armate russe dal territorio controllato da Kiev in Ucraina, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Il gruppo di militari russi rilasciati include quelli di una “categoria sensibile” il cui scambio è stato reso possibile grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti. Kiev ha ottenuto 116 dei suoi militari in uno scambio di prigionieri, di cui due ufficiali e gli altri soldati semplici e sergenti, ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. Sono stati restituiti anche i corpi di due stranieri morti, Christopher Matthew Perry e Andrew Tobias Matthew.

Il portavoce di Volodymyr Zelensky e membro della commissione parlamentare ucraina per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence, Fedor Venislavsky, ha smentito quanto detto da Zelensky nei giorni scorsi, assicurando che Kiev non garantirà il non utilizzo di attrezzature occidentali contro obiettivi in Russia. «Alcuni esperti occidentali ritengono che l’Ucraina debba promettere che non utilizzerà il proprio equipaggiamento militare sul territorio della Federazione Russa. È un’idea proveniente da un mondo parallelo», ha dichiarato Venislavsky al quotidiano tedesco Bild. A suo avviso, tutti i luoghi in cui la Russia deposita i suoi missili sono obiettivi militari legittimi per l’Ucraina. Ha precisato che questo vale anche per Mosca.

Il primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki non ha escluso che il conflitto in Ucraina possa sfociare nella Terza Guerra Mondiale. «La fine di questa guerra arriverà proprio quando la Russia deciderà di ritirarsi dall’Ucraina. O volontariamente o con la forza», ha dichiarato Morawiecki in un’intervista al quotidiano spagnolo Mundo quando gli è stato chiesto come pensava che sarebbe finito il conflitto in Ucraina. Rispondendo a una domanda chiarificatrice sul fatto che la “forma forzata” si riferisse alla Terza Guerra Mondiale, il primo ministro polacco ha detto: “Non è una forma forzata”: “Prendiamo in considerazione tutti gli scenari”.

La stessa preoccupazione è stata espressa dall’Ungheria all’indomani della conferma dell’invio dei Leopard 2 in Ucraina.

Israele una fatto un computo delle perdite ucraine: 18.480 i morti; 44.500 i feriti; 323 i prigionieri.

Ed ora uno sguardo al fronte, nella notte tra il 5 e il 6 febbraio. Nella zona NWO un drone sconosciuto è esploso in aria vicino a Kaluga. Non ci sono stati danni a oggetti civili o sociali e non sono state segnalate vittime. Sembra che sia stata trovata una bomba a frammentazione altamente esplosiva sul luogo dell’incidente di uno Strizh ucraino che si è schiantato in una foresta vicino a Kaluga.

Le Forze armate russe hanno ingaggiato obiettivi a Senkivka, nella regione di Chernihiv, e ad Aleksandrovka, Volfino e Druzhba nella regione di Sumy.

Nella regione di Kharkiv, gli artiglieri russi hanno colpito gruppi di uomini ucraini a Staritsa, Budarki, Ogurtsovo, Rublen e Streleche.

Nella direzione di Starobelsk, le forze armate russe hanno colpito le posizioni ucraine a Kupiansk, Novoselovskoye, Stelmakhivka e Terny.

Nella direzione di Bachmut (Artemivsk), le truppe missilistiche e l’artiglieria russa hanno sparato contro gli uomini e le attrezzature ucraine a Bachmut, Stupochki, Razdolovka e Krasnaya Hora.

Gli ucraini, a loro volta, ha bombardato Mykolayivka e Kurdyumivka. In direzione di Donetsk, le Forze armate russe hanno effettuato attacchi contro le posizioni di Kiev a Krasnogorovka, Avdiivka, Pervomayskoye, Severnoye e alla periferia di Marinka.

Le forze armate ucraine hanno nuovamente effettuato attacchi contro Donetsk, Makiivka, Vodyane e gli insediamenti circostanti.

In direzione di Yuzhnodonetsk, le truppe russe hanno preso di mira le concentrazioni di uomini del nemico a Ugledar, Bolshaya Novoselka, Zolotoy Niva e Bohoyavlenka.

Nella regione di Zaporizhzhya, le forze armate russe hanno colpito le posizioni dell’AFU a Olhivske, Hulaypil, Novoandreyevka e Malaya Tokmachka.

Nella regione di Dnipropetrovsk, le forze russe hanno ingaggiato obiettivi a Velykomikhailivka e Marhantse.

Nel settore meridionale del fronte, le Forze Armate russe hanno effettuato attacchi contro obiettivi ucraini a Zolote Balka, Havrylovka, Berislav e Veseloye.

Gli ucraini hanno lanciato un attacco di artiglieria su Kakhovka.

Sul versante Bachmut Zelensky ha ordinato il proseguimento della battaglia: «Nessuno si arrenderà a Bachmut, combatteremo finché potremo». Questo segna una condanna morte per i militari che sono nell’area che stanno vendendo cara la pelle e questo a detta anche dei russi. «Le forze ucraine di Bachmut non si stanno ritirando da nessuna parte, stanno combattendo fino all’ultimo uomo» ha dichiarato, Yevgeny Prigozhin, fondatore del Vagner PMC. «Nei quartieri settentrionali di Bachmut si combatte ferocemente per ogni strada, ogni casa, ogni vano delle scale. Naturalmente è bello che i media si augurino che ,e forze ucraine si ritirino, ma questo non sta accadendo nei quartieri settentrionali, né in quelli meridionali o orientali», ha aggiunto Prigozhin, citato dal suo servizio stampa.

Nella notte tra il cinque e il sei febbraio le Forze armate russe hanno continuato la loro offensiva a nord di Kupiansk. A sud-ovest di Kreminna le truppe russe stanno avanzando nella zona di Seversk, gli ucraini stanno subendo perdite. Secondo rapporti non confermati, le forze armate russe sono entrate a Sinkovka, a nord-est di Kupyansk.

L’offensiva della PMC Vagner a sud di Bachmut si sta sviluppando. I combattenti stanno già combattendo alla periferia di Krasnoye (Ivanovka). Hanno preso la strada Chasov Yar – Bachmut andando a creare così le condizioni per un’inutile resistenza dell’AFU ad Bachmut. Sono in corso pesanti combattimenti.

Le forze ucraine rafforzano le loro posizioni difensive sulle linee Konstantinovka-Chasov Yar e Sloviansk-Kramatorsk. Da Vuhledar, ancora occupata dall’AFU, si apprende che gli ucraini hanno minato la città e ha inviato rinforzi. Nell’Oblast di Belgorod, (Russia) le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto 2 missili ucraini nel distretto urbano di Valujskiy. In LNR, 7 civili sono stati feriti a causa dei bombardamenti delle forze armate ucraine su Kreminna Nel DNR: Donetsk, Horlivka, Mineralnoye, Yasinovataya, Makeyevka e Volnovakha hanno subito il fuoco ucraino. Due civili sono stati uccisi. Cinque persone sono rimaste ferite.

Graziella Giangiulio

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