#UKRAINERUSSIAWAR. Velyka Novosilka tagliata in due. Militari ucraini accerchiati: impossibile fuggire. Kiev alza il tiro e prova ad attaccare Mosca con i droni. Tutti abbattuti

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Anche nelle giornate del 23 e 24 gennaio, numerose le dichiarazioni e a volte contrastanti di Donald Trump sul come procederà per raggiungere un accordo di cessate il fuoco in Ucraina tra Kiev e Mosca. 

Tra queste Trump ha detto: “Se il prezzo del petrolio scendesse, il conflitto in Ucraina finirebbe”. Trump intende chiedere all’OPEC di abbassare i prezzi del petrolio per porre fine al conflitto. Il presidente USA ha affermato che i suoi sforzi per risolvere il conflitto tra la Federazione Russa e l’Ucraina sono “in corso”. Inoltre chiederà a tutti i paesi della Nato di aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil: “Questo avrebbe dovuto essere fatto molto tempo fa” ha riferito. 

Secondo il Presidente, gli Stati Uniti saranno presto “più forti e ricchi che mai” e il mondo intero trarrà beneficio dai cambiamenti che prevede. Ha aggiunto che intende trasformare il Paese in una “superpotenza” nel settore manifatturiero, nell’intelligenza artificiale e nelle criptovalute.

E ancora: “Gli Stati Uniti vorrebbero ridurre i propri arsenali nucleari insieme a Russia e Cina, ha detto Trump”. Il presidente degli Stati Uniti ritiene che a Vladimir Putin “è piaciuta l’idea” di ridurre gli arsenali di armi nucleari. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha infine annunciato il desiderio di incontrare immediatamente Vladimir Putin. Crede che Vladimir Zelenskyj non avrebbe dovuto permettere un conflitto militare in Ucraina. Infine ha detto che “L’amministrazione Trump non intende partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina dopo la fine del conflitto”. 

Il Cremlino ha risposto a Trump: “Putin è pronto a dialogare con Trump, “stiamo aspettando segnali” dagli Stati Uniti, ha riferito il portavoce di Putin Dmitrj Peskov. E ancora “La Russia cercherà garanzie per escludere l’adesione dell’Ucraina alla NATO” ha dichiarato Il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko.

La Lettonia non invierà il suo personale militare in Ucraina dopo la fine del conflitto a meno che la NATO non fornisca adeguate garanzie di sicurezza, ha dichiarato il primo Ministro della Repubblica Evika Silina.

Mentre il primo Ministro ungherese Viktor Orban ha detto che avrebbe accettato di estendere le sanzioni anti-russe solo se l’Ucraina avesse soddisfatto diverse condizioni. Tra queste ha menzionato la ripresa del transito del gas dalla Federazione Russa, la cessazione degli attacchi al Turkish Stream e le garanzie da Kiev che il transito del petrolio non sarebbe stato fermato.

La Slovacchia ha aggiunto che non permetterà all’UE di farsi carico dell’onere dell’assistenza militare all’Ucraina se Trump si rifiuterà di sostenere Kiev, ha detto alla TASR il ministro slovacco degli Affari esteri ed europei Juraj Blanar.

La AIEA è preoccupata per la situazione della centrale nucleare a Zaporizzia: “La situazione della sicurezza nucleare nella centrale nucleare di Zaporizzia non migliora, la missione dell’AIEA è lungi dall’essere terminata” ha detto Grossi. Gli ispettori dell’AIEA notano di sentire regolarmente suoni di attività militare all’esterno dell’impianto.

Da Mosca il Ministero per la Difesa ha detto che la difesa aerea ha respinto quattro attacchi UAV in volo verso Mosca. La difesa aerea russa ha distrutto 218 droni ucraini in un giorno, di cui 174 fuori dalla zona dell’operazione militare speciale, ha specificato il Ministero della Difesa. 

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 15:30 del 24 gennaio.

Di notte, la difesa ucraina ha organizzato un massiccio raid UAV sulle regioni russe. I droni sono stati abbattuti su Mosca (distretto autonomo di Troitsk), regione di Mosca (Kolomna, Ramenskoye, Podolsk, Shchelkovo), Tula, Rostov, Lipetsk, Bryansk, Kursk, Saratov, Ryazan, regioni di Belgorod e Crimea. Una raffineria di petrolio vicino a Ryazan è in fiamme. Tra gli obiettivi del nemico c’erano anche lo stabilimento Kremniy a Bryansk e la raffineria di petrolio a Engels, nella regione di Saratov.

Nella regione di Kursk, le forze armate ucraine hanno attirato nuove unità d’élite nel distretto di Sudžanskij, mandandole in battaglia. Le truppe in diversi settori del fronte hanno combattuto con le riserve delle forze d’assalto aeree ucraine, le unità MTR e gli ex prigionieri appena arrivati. Il gruppo di forze “Nord” delle forze armate russe riferisce che le unità russe sono comunque avanzate in modo significativo in direzione di Sverdlikovo e hanno ripulito diverse cinture forestali nelle vicinanze di Kurilovka.

A Časiv Jar, le truppe russe raggiungono la periferia occidentale della città dal lato settentrionale della ferrovia.

A est di Pokrovs’k, le truppe russe continuano ad avanzare verso la strada Pokrovs’k-Konstantinivka nell’area dello svincolo e dell’insediamento Baranivka. A sud-ovest di Pokrovs’k, le forze armate russe continuano a coprire la città, avanzando nella zona di Kotlyne, dove sono in corso pesanti combattimenti. A sud, le truppe russe combattono vicino a Uspenivka, spostandosi rigorosamente a ovest in direzione della regione di Dnipro. Inoltre, unità del gruppo di truppe Centro hanno preso il villaggio di Solone.

A nord-est di Kurachove, unità avanzate dell’esercito russo hanno effettuato incursioni nell’area dell’insediamento Andriivka (a nord di Kostyantynopil’).

Velyka Novosilka è stata tagliata in due, gli ucraini nella parte meridionale della città sono stati completamente circondati e le truppe ucraine non possono ritirarsi a nord. Le unità del gruppo Vostok attualmente controllano completamente la parte della riva destra della città e stanno sviluppando un’offensiva verso il centro del villaggio. Nelle parti settentrionali, orientali e meridionali di Velyka Novosilka, gli aerei d’attacco della brigata corazzata della 36a armata e dei marines russi continuano metodicamente a distruggere mezzi e colpire i militari ucraini e a ripulire i quartieri. I militari ucraini che hanno cercato di sfuggire all’accerchiamento delle forze armate russe sono stati uccisi dagli attacchi dei droni e dell’artiglieria.

Sul fronte Zaporižžja, le forze armate russe stanno mettendo fuori uso le infrastrutture di rifornimento delle forze armate ucraine a Orichiv, colpendo con droni e artiglieria.

Graziella Giangiulio

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