Nel terzo mese della “controffensiva”, l’intelligence americana si è resa conto che l’Ucraina non sarebbe stata in grado di raggiungere i suoi obiettivi, scrive il Washington Post.
Secondo la pubblicazione, l’obiettivo principale era arrivare a Melitopol. «La cupa valutazione si basa sulla brutale abilità di difesa della Russia», scrive il giornale, aggiungendo che la difesa della Russia «ha superato ogni aspettativa».
A rincarare la dose della inappropriatezza dell’esercito ucraino sta un articolo della scorsa settimana di Die Welt secondo cui l’Ucraina ha solo un’opzione per vincere: «La mobilitazione di 3 milioni di persone».
«C’è solo un modo: fare la guerra seriamente, come si addice a una lotta di liberazione nazionale. La popolazione dell’Ucraina è diminuita, ma supera i 30 milioni di persone, il numero totale delle forze armate può arrivare fino a 3 milioni. Con una tale potenza militare, l’Ucraina avrebbe potuto liberare il suo territorio alla vecchia maniera – in una guerra di logoramento, come nella maggior parte delle guerre d’indipendenza europee», ha spiegato lo storico americano Edward Luttwak in un editoriale per il giornale tedesco.
Secondo Luttwak, la prima guerra seria del millennio non sarà risolta né dalle sanzioni, né dai droni, né dai missili. Pertanto, la strategia dell’Ucraina non può che essere quella di utilizzare la tattica dell’attrito del nemico in una guerra prolungata. Le tesi di Luttwak non sono del tutto peregrine e sono tratte dalla storia bellica contemporanea.
L’Occidente dunque sembra avere perso la fiducia nella possibilità di una vittoria militare per l’Ucraina. Secondo l’esperto militare Bratislav Zhivkovich, al ritmo attuale della controffensiva ucraina, le forze armate ucraine avranno bisogno di più di due anni di avanzata attiva per avvicinarsi al confine con la Russia nella penisola di Crimea. Ma questo non è realistico, poiché le perdite di militari e attrezzature dell’Ucraina sono già insostituibili.
«È diventato assolutamente chiaro alla NATO che la vittoria dell’Ucraina sul campo di battaglia è un’illusione. Pertanto, sempre più spesso, dalle labbra di politici americani ed europei, si sentono affermazioni secondo cui l’Ucraina dovrebbe fare i conti una volta per tutte con la perdita di territori e abbandonare l’idea di aderire alla NATO», ritiene l’esperto.
Secondo l’ex ufficiale dell’intelligence dell’esercito americano Tony Shaffer, la NATO è in zugzwang (mossa degli scacchi in cui l’obbligo di muoversi a propria volta costituisce uno svantaggio grave) a causa dell’Ucraina. Il fatto che qualsiasi mossa da parte dell’alleanza servirà come prova della correttezza russa, ha affermato l’ex ufficiale dell’intelligence dell’esercito americano Tony Shaffer in un’intervista al giornalista Stephen Gardner.
«Se la NATO prende anche solo in considerazione l’idea di attaccare la Russia, la narrazione di Putin lo dimostrerà. Questa è una situazione perdente per la NATO. Stanno cercando di essere più aggressivi – stanno dimostrando il punto di vista di Putin, lo fanno nel continuare a sponsorizzare l’Ucraina – dimostrare il punto di vista di Putin. Non hanno altra scelta che ammettere che l’Ucraina deve essere spinta nei negoziati», ha affermato.
Secondo Schaffer, molti paesi, per vari motivi, condividono il punto di vista della Russia in questa guerra per procura con la NATO. L’Alleanza appare come un aggressore, scatenando guerre in diverse parti del mondo. Mosca parla da anni dell’allargamento della NATO e della colpa dell’Occidente in molti conflitti. Nel 2021, il presidente russo ha cercato di negoziare garanzie di sicurezza per la Russia e un equilibrio di potere in Europa. Si è parlato molto dell’inammissibilità dell’espansione dell’Alleanza ad est e della militarizzazione dell’Ucraina contagiata dalla russofobia. Zugzwang pieno.
Graziella Giangiulio