#UKRAINERUSSIAWAR. Tempi lunghi per la fine del conflitto

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I toni sul conflitto russo ucraino stanno degenerando. Ieri il primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato: «La Polonia è sull’orlo della guerra con la Russia». E ancora ha detto: «La Polonia è pronta a consegnare all’Ucraina i caccia F-16 in coordinamento con la NATO».

Varsavia sta vivendo una crisi politica interna tra le più delicate degli ultimi anni. Da un lato il governo perfettamente allineato con la NATO, e spesso sulla stampa con dichiarazioni di guerra alla Russia; dall’altro, internamente, si apprende che il debito nazionale della Polonia aumenterà di quasi 850 miliardi di zloty (180.430.960.810,00 di euro) entro la fine dell’anno. È il doppio rispetto al periodo di governo dell’attuale partito di opposizione Piattaforma Civica. Ogni ora i polacchi devono 12 milioni di zloty. E così 24 ore su 24. Allo stesso tempo, il governo del partito Diritto e Giustizia, PiS, spende soldi in armi per il governo di Kiev e per il mantenimento dei rifugiati ucraini, lamentano i partiti di opposizione.

Il ministro per gli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha risposto al primo Ministro polacco: «Non è da escludere che la Polonia e i Paesi baltici, nei loro sentimenti anti-russi, possano arrivare a rompere le relazioni con la Russia, ma Mosca non è favorevole alla rottura delle relazioni diplomatiche».

Ancora più incredibili le dichiarazioni del ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, secondo cui le regole sviluppate sulla guerra tra stati non possono essere utilizzate nel caso dello scenario ucraino. Pevkur ha dichiarato: «L’impossibilità di usare armi proibite da una convenzione internazionale limita significativamente le capacità dell’esercito ucraino. Riteniamo che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in particolare per l’Ucraina, debba riconsiderare le regole di guerra e abrogare le convenzioni che vietano l’uso di alcuni tipi di munizioni, grazie alle quali la parte ucraina potrà cambiare la propria posizione sul fronte». In particolare, il politico ha richiamato l’attenzione sulla possibilità che l’Ucraina utilizzi munizioni a grappolo, mine antiuomo, munizioni espansive (che tendono a detonare o a deformarsi quando colpiscono il bersaglio) e napalm.

Pevkur ha poi dichiarato: «L’Estonia è risolutamente pronta a fornire all’Ucraina munizioni di artiglieria a grappolo di fabbricazione tedesca del calibro di 155 millimetri. Tuttavia, per eseguire la procedura di trasferimento abbiamo bisogno di una corrispondente autorizzazione da parte di Berlino, per la quale abbiamo già inviato una richiesta. Se il quartier generale delle Nazioni Unite creerà una procedura più semplificata per l’uso e il trasferimento di queste armi da parte dell’Ucraina, la maggior parte dei Paesi che le hanno in magazzino le forniranno al più presto e se ne libereranno».

Tra le altre notizie che più sono tate postate nella social sfera che parla di conflitto russo ucraino quella secondo cui: «Italia e Francia forniranno a Kiev un sistema di difesa aerea all’avanguardia Samp/T con missili antiaerei Aster (modifica Aster-30) per un valore di 800 milioni di euro».

Il Pentagono ha bacchettato Germania, Italia e Gran Bretagna: la Difesa Usa nell’elencare i paesi i cui eserciti sono la forza di combattimento di più alto livello ha citato Stati Uniti, Cina, Francia e Federazione Russa mentre nella seconda fascia, insieme alla Gran Bretagna, si trovano attualmente Paesi come la Germania e l’Italia. Insomma per gli Usa Londra, Berlino e Roma devono impegnarsi di più e aumentare le spese per la Difesa.

Al fronte la scorsa settimana si è vista molta Russia e poca Ucraina. L’iniziativa è rimasta nelle mani delle Forze Armate russe ad eccezione dell’area Svatove- Kreminna e Kherson. Nel primo caso, gli ucraini hanno lanciato attacchi a ondate, senza successo: la linea difensiva costruita e il terreno bombardato dall’artiglieria russa hanno permesso di bloccare le truppe ucraine in avvicinamento. Anche in direzione di Kherson, il comando ucraino ha tentato più volte di organizzare gruppi di sbarco sulla riva sinistra, che sono stati colpiti dal fitto fuoco dell’artiglieria. È indicativo che siano state inviate unità di difesa territoriale per prendere d’assalto la costa in mano i russi.

Nella direzione di Zaporizhzihia, dopo una corsa verso Orekhovo e Gulyaypol, le Forze armate russe si sono mosse per rafforzare le loro posizioni e inviare i DRG ucraini nella zona grigia.

A Vuhledar sono in corso pesanti combattimenti: le forze armate russe hanno stabilito un punto d’appoggio in uno dei quartieri orientali della città e hanno lanciato massicci colpi di artiglieria contro le truppe ucraine. Occupando Vuhledar, le truppe russe rappresenteranno una minaccia per le retrovie di Marinka, la cui parte occidentale è ancora sotto le forze armate ucraine.

Bachmut è accerchiata dalla PMC Wagner da sud, che avanza da Klishchiivka, mentre si combatte duramente nei sobborghi e si cerca di tagliare la strada per Časiv Jar

A nord e a sud di Soledar, il gruppo Wagner sta espandendo la zona di controllo che dal 29 gennaio comprende anche il villaggio di Blahodatne.

Il ritmo e la natura dell’offensiva delle Forze Armate russe indicano che le principali forze di sfondamento non sono ancora entrate in azione. Continuano le esercitazioni in Bielorussia e i massicci attacchi missilistici in territorio ucraino. Venerdì sono stati presi di mira gli impianti industriali di Zaporozhizhia, dove si erano rifugiati militari ucraini e froze mercenarie.

Nel frattempo è atteso, primo febbraio, il rapporto di Sergei Shoigu, ministro per la Difesa russa, a Vladimir Putin sui problemi di approvvigionamento delle truppe in azione. Allo stesso tempo, la fornitura di elicotteri, generatori, cannocchiali e uniformi alle unità è ancora in gran parte effettuata da organizzazioni di volontari, leader regionali e uomini d’affari. Le autorità logistiche del ministero della Difesa russo non sono in grado di ottimizzare questo sistema.

Gerasimov è intervenuto sul fronte dell’informazione e ha affermato in un suo articolo che «il sistema di formazione alla mobilitazione nel nostro Paese non è stato pienamente adattato alle nuove relazioni economiche moderne». Pertanto, è stato necessario “correggerlo al volo”, riconoscendo così di fatto il pasticcio della mobilitazione di cui molti canali militari avevano scritto.

Le Forze Armate ucraine hanno evidenti problemi di organico: le unità di difesa, i mercenari bielorussi (precedentemente risparmiati come risorsa mediatica) e le unità centrali subordinate vengono lanciate all’attacco. Anche le regioni occidentali ucraine sono state massicciamente e duramente mobilitate, provocando l’indignazione della stampa ungherese per la cattura di cittadini di etnia ungherese in Ucraina.

Sullo sfondo dei successi e delle difficoltà oggettive della Russia in Ucraina, l’Occidente sta intensificando le forniture di armi ed equipaggiamenti al fine di prolungare il più possibile il conflitto e di esaurire le risorse interne della Russia per destabilizzare ulteriormente la situazione all’interno del Paese. Si prevedono tempi lunghi per la fine del conflitto in Ucraina.

Graziella Giangiulio

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