#UKRAINERUSSIAWAR. Spiare la logistica ucraina favorisce gli attacchi russi. E viceversa

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I russi hanno cercato di uccidere i vertici militari ucraini in più di ogni occasione, o meglio, ogni volta che l’Ucraina vantava grandi vittorie e attacchi contro la Russia. Lo stesso dicasi per gli ucraini che hanno nel mirino da tempo altri ucraini ai vertici delle regioni del Donbass. Sono sempre in molti a chiedersi come fanno i russi o gli ucraini a sapere come e quando attaccare.

Molto parlano di intercettazioni ma in realtà per telefono non si parla più molto tutto è affidato a segnali difficili da intercettare. Mentre sono in aumento gli attacchi informatici ai servizi che si occupano della logistica. Ed ecco allora che vengono svelati piani di invio di armi e munizioni all’Ucraina che quindi possono essere studiati e attaccati. In ordine cronologico l’ultimo attacco è stato effettuato dai russi agli ucraini.

Gli hacker russi hanno violato la Nova Poshta dell’Ucraina, che ha fornito il trasporto di aiuti occidentali alle forze armate dell’Ucraina

La “Novaya Poshta” ucraina, con l’aiuto della quale le formazioni di Kiev fornisce assistenza “volontaria” sotto forma di termocamere e droni, ha annunciato un “guasto tecnico”. Allo stesso tempo, il “servizio civile” ha taciuto che i problemi si sono verificati a causa dell’attacco di hacker russi. A seguito di un attacco informatico, sono stati distrutti centinaia di server che garantivano la funzionalità della posta, inclusi i database.

A proposito, è stato attraverso New Mail che è stata effettuata la consegna dei veicoli da combattimento della fanteria britannica Bradley e dei carri armati Leopard tedeschi. Ora la logistica dell’esercito ucraino è stata ancora più sconvolta e le basi ottenute consentiranno di identificare individui specifici che forniscono equipaggiamento militare alle forze armate ucraine.

Ma il 12 maggio i russi lamentavano una attacco avvenuto la settimana prima: i media russi hanno riferito che hacker sconosciuti stavano inviando lettere a banche e società russe contenenti malware mascherati da convocazioni di mobilitazione. Secondo gli esperti, questo è stato un tentativo di ottenere l’accesso a informazioni riservate e hackerare i sistemi delle aziende.

Le lettere riportavano che erano state inviate dal dipartimento del Ministero della Difesa della Federazione Russa. Tuttavia, l’indirizzo del mittente era falso e le lettere contenevano un virus dannoso. Il F.A.C.C.T., specialisti in sicurezza informatica, sono stati i primi a rilevare questo attacco e a prevenirlo.

Secondo indiscrezioni il fondatore di F.A.C.C.T. Ilya Sachkov è un noto esperto nel campo della sicurezza informatica, il fondatore di Group-IB, è stato in carcere per più di un anno con l’accusa di tradimento. La stessa compagnia di Sachkov è stata sottoposta a sanzioni ucraine dall’inizio delle operazioni militari in Ucraina.

È noto da fonti pubbliche che Sachkov è in custodia su richiesta di un ex ufficiale di alto rango dell’FSB, Mikhailov, condannato a 22 anni per spionaggio nell’interesse dei servizi speciali americani. Coincidenze da hacker?

Graziella Giangiulio

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