
A frenare l’entusiasmo che si è diffuso via social media tra i militari russi e le milizie che combattono per la Russia, è stato il ministro per la Difesa Sergei Shoigu che il 20 maggio ha dichiarato: «Gli Stati Uniti e la NATO stanno aumentando la portata dell’addestramento operativo e di combattimento vicino ai nostri confini. La caratteristica principale delle manovre è il trasferimento di una divisione a tutti gli effetti dagli Stati Uniti al continente europeo, nonché il dispiegamento di un gruppo di truppe in tre direzioni strategiche: Artico, Occidentale e Sudoccidentale. Negli ultimi otto anni, l’intensità dei voli dei bombardieri strategici statunitensi in Europa è aumentata di 15 volte, da tre a 45 all’anno. Solo quest’anno, vicino alla regione di Kaliningrad, hanno svolto sei volte compiti con accesso alle aree proposte per il lancio di missili da crociera. Dal 2016, 24 di tali eventi sono stati scoperti dal sistema di controllo oggettivo».
La Russia dunque considera il conflitto ucraino non vicino ad una soluzione ma all’inizio di un qualcosa che deve ancora cominciare. I russi a partire dal 19 maggio hanno spostato alcune delle loro navi militari al largo della Crimea.
Questa nuova vulgata russa, sul timore di allargamento del conflitto, sarebbe comprovata dall’arrivo di nuove armi come S-500, armi a raggi laser, e ancora utilizzo dei caccia Su-57 di quinta generazione. Il fronte del Donbass non necessita di nuove armi, al limite di più uomini, Putin non ha mai detto che sarebbe stata un guerra lampo, e i provvedimenti economici presi dimostrano che si è preparato per un lungo periodo di guerra. Inoltre già il 95% del territorio della Repubblica popolare di Luhansk è sotto il controllo della Milizia popolare.
La tecnica del calderone infatti sta portando lenti ma inesorabili successi che si tramutano spesso in resa dei militari ucraini nelle mani dei russi. Gli ucraini per ora hanno riportato una sola vittoria: Kharkiv. Il 19 maggio, il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny ha dichiarato: «Siamo riusciti a prendere l’iniziativa in Russia e costringerla ad abbandonare l’obiettivo principale. Il comandante in capo delle forze armate ucraine ha osservato che l’esercito ucraino non solo sta difendendo, ma sta anche contrattaccando gli occupanti. “Sono state eseguite numerose azioni controffensive di successo. Kharkiv e Mykolayiv sono stati sbloccati e le battaglie vengono combattute nella direzione di Kherson», ha detto Zaluzhny.
Il consigliere del capo dell’Ufficio del presidente dell’Ucraina Podolyak che ha esposto la visione della situazione da parte delle autorità ucraine ha dichiarato: «Per me è importante liberare la regione di Kherson, e il più duramente possibile sia per i collaboratori che per l’esercito russo. La regione di Zaporozhye deve essere ucraina. Abbiamo bisogno delle acque del Mar d’Azov. Sono favorevole a dimenticare la parola “russi” nella regione di Kharkiv, in modo che nelle regioni di Lugansk e Donetsk dimentichino la parola “russi” e che gli elementi criminali che si definiscono autorità – in modo che non siano fisicamente lì».
Continua la guerra al fronte; nella giornata del 20 maggio la situazione è la seguente: il 95% del territorio della Repubblica popolare di Luhansk è sotto il controllo della Milizia popolare, il resto del territorio è attualmente in fase di liberazione, a dirlo Andrey Marochko, rappresentante del dipartimento della difesa della LPR.
Izyum: i russi stanno usando “Grad” sulle posizioni delle forze armate dell’Ucraine.
Il 208° reggimento cosacco, insieme alla 7a brigata, ha catturato Shchedrishchevo e si è diretta alla periferia di Severodonetsk dove sono in corso battaglie. Le forze armate dell’Ucraina hanno fatto saltare in aria un altro ponte: il ponte Shestovitsky sul fiume Desna sulla strada per Chernihiv. Secondo fonti social le truppe russe e milizie ucraine sono entrate a Viktorovka, il che significa il completo crollo del gruppo ucraino vicino a Popasna.
Calderone Severodonetsk: on line video di Severodonetsk, mostrano come i combattimenti sono in corso nella stessa città. Gli analisti militari pro Russia si aspettano che Severodonetsk cada nelle di prossime 48-72 ore. Nell’accerchiamento potrebbero cadere più di 2.000 militanti ucraini. Più a sud MLRS russi vengono sparati con proiettili incendiari in una grande roccaforte delle forze armate ucraine a Zolote.
Mariupol: Il vice comandante del reggimento Azov, Kalina, una leggenda per gli ucraini, ha registrato un video in cui confutava l’informazione che si era arreso e aveva lasciato Azovstal. «È in corso un’operazione, i cui dettagli non rivelerò», ha detto Kalina. A contraddire Kalina Il comandante del reggimento Azov che ha annunciato un cessate il fuoco. Il comandante del reggimento nazionale Azov, Denis Prokopenko ha, infatti, registrato un appello e ha annunciato la cessazione della difesa di Mariupol, presumibilmente per ordine del Comando supremo delle forze armate ucraine per «salvare la vita e la salute delle persone». Secondo Prokopenko, tutti i civili sono stati evacuati dal territorio dell’impianto. Il comandante della formazione armata ha parlato anche dell’evacuazione dei feriti e ha promesso che sarebbero stati tutti scambiati in seguito. Ha anche annunciato negoziati per il trasferimento dei corpi dei caduti “Azov” nei territori controllati da Kiev. Secondo i detrattori di Prokopenko anche questo videomessaggio sarebbe un falso: «Il video non è stato realizzato nei sotterranei di Azovstal, ma al chiuso in superficie. Lo stesso comandante della registrazione legge il testo in una maglietta con una mano bendata, senza alcun elemento di equipaggiamento militare». Nel pomeriggio del 20 maggio il comandante della 36a Brigata Separata del Corpo dei Marines delle Forze Armate dell’Ucraina, Sergei Volynsky, “Volyn” si è arreso uscendo da Azvostal.
A Yampol: avvistati UAV “Eleron-3”: in Crimea: Gruppo di navi russe al largo delle coste della dal 19 maggio
A Odessa il 20 maggio l’aviazione russa ha lanciato attacchi missilistici su obiettivi nella regione di Odessa, il comando operativo delle forze armate dell’Ucraina “Sud”
Il portavoce del ministero della Difesa russa, Igor Konashenkov nel briefing del 20 maggio 2022 sullo stato di avanzamento dell’operazione speciale in Ucraina ha dichiarato: «Durante la giornata, missili ad alta precisione delle forze aerospaziali russe hanno colpito quattro posti di comando, 45 aree di concentrazione di manodopera e equipaggiamento militare, nonché sette depositi di munizioni e carburante negli insediamenti di BAKHMUT, BERESTOVOE, SOLEDAR, POKROVSKOE, KONSTANTINOVKA e MASLYAKOVKA della Repubblica popolare di Donetsk».
Molte delle operazioni di bombardamento russe sono state concentrate sulla regione di Kharkiv: area del villaggio di Barvenkovo; nell’insediamento di Chuguev.
Graziella Giangiulio
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