
«La fiducia della Russia nel dollaro come valuta di regolamento è venuta meno» ha dichiarato alla stampa il ministro russo delle Finanze, Anton Siluanov. Per questo la vendita dei prodotti petroliferi russi in molti paesi avviene in euro e soprattutto nella moneta degli Emirati Arabi Uniti, Dirham. Il dollaro comunque nella giornata del 7 febbraio è salito sopra i 71 rubli per la prima volta dal 9 gennaio. E nonostante tutto i conti russi non stanno messi male: «La parte liquida nel Fondo Monetario Nazionale ammonta oggi a circa 6.000 miliardi di rubli» ha precisato il ministro Siluanov.
Sul fronte della guerra economica gli Stati Uniti potrebbero imporre un dazio del 200% sull’alluminio proveniente dalla Russia già questa settimana anche se questo produrrebbe un rialzo dell’inflazione a catena visto che l’alluminio russo è molto utilizzato dalle industrie statunitensi. Inutile dire che il rincaro delle merci che utilizzano alluminio sarà pagato come sempre dai cittadini.
In Ucraina la Verkhovna Rada dell’Ucraina ha approvato una risoluzione che riconosce la PMC di Wagner come organizzazione criminale internazionale, scrive il quotidiano Strana. Ha inoltre approvato una risoluzione che riconosce tutte le PMC russe come organizzazioni terroristiche. Il numero uno della Wagner, Prigozhin, ha risposto mandando on line un suo video mentre è in elicottero affermando che aspetta Zelensky o chi per lui che lo vadano ad arrestare. Vladimir Zelensky arriverà a Bruxelles giovedì per il prossimo vertice dei leader dell’Unione Europea che si terrà nella capitale belga il 9-10 febbraio, ha riferito lunedì l’agenzia di stampa belga, Bna. «Per ragioni di sicurezza, il programma specifico della visita è stato tenuto segreto», riporta Bna.
Il 7 gennaio, il generale Vasyl Malyuk è diventato il nuovo capo dell’SBU, la sicurezza ucraina. Lo ha annunciato il deputato Oleksiy Honcharenko. Malyuk è stato votato da 324 deputati (con i 226 richiesti) di tutte le fazioni e i gruppi tranne Euro Solidarność e Golos di Poroshenko. Ha sostituito Ivan Bakanov, che era stato licenziato da Zelenskyy «a causa dell’esercizio improprio delle sue funzioni». In precedenza, Malyuk aveva ricoperto incarichi di alto livello presso il Dipartimento principale per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata dell’SBU e nel luglio 2022 era stato nominato capo ad interim dell’SBU.
E mentre la NATO prosegue le sue esercitazioni di fuoco vivo nel sud-est della Romania c’è chi dall’altra parte dell’Oceano comincia a fare i conti in tasca agli Ucraini. «Il consumo di munizioni da parte delle forze ucraine ha raggiunto livelli senza precedenti, con l’Ucraina che utilizza 5-6.000 proiettili di artiglieria al giorno, paragonabili al fabbisogno di un piccolo Paese europeo in un anno in tempo di pace», riporta il Financial Times.
«I produttori europei hanno quindi affrontato una crisi nella catena di approvvigionamento militare. La domanda di alcuni componenti è cresciuta a tal punto che i tempi di consegna sono passati da mesi ad anni, osserva Morten Brandtzeg, amministratore delegato dell’azienda norvegese di armi Nammo».
Il New York Times, ha riferito di obitori pieni e di pesanti perdite delle truppe ucraine nel Donbass, nonché delle lamentele dell’esercito per la carenza di armi e munizioni. Secondo il giornale, in uno degli ospedali di prima linea nel territorio controllato da Kiev, l’obitorio era pieno di corpi di soldati ucraini, in un altro ospedale le barelle con i feriti stavano addirittura nei corridoi e un flusso continuo di ambulanze è arrivato quasi tutto il giorno. «Nella vita civile sai che, per quanto terribile sia il tuo turno, prima o poi finirà. Qui non si sa mai quando finirà», si legge nella pubblicazione, che cita le parole del chirurgo militare Miroslav Dubenko dell’ospedale. Le truppe ucraine lamentano anche la superiorità numerica e di armamento delle forze russe.
E proprio per far fronte alla carenza di uomini al fronte il governo Zelensky ha prolungato la mobilitazione generale di altri 90 giorni. Mobilitazione generale che ha chiamato alle armi i cittadini in tutto il paese, portando nei ranghi delle forze armate tutti coloro che sono in grado di impugnare in qualche modo un’arma. Alla mobilitazione Zelensky ha chiamato anche le minoranze ungheresi, rumene, russe, rutene. E se dopo le lamentele dell’Ungheria la coscrizione ungherese si è fermata per le altre minoranze al momento continua.
Inizialmente la coscrizione forzata riguardava gli ucraini residenti nella parte centrale o orientale dell’Ucraina, e solo parzialmente gli abitanti dell’ovest, ora la situazione è diversa. Nella sola regione di Ternopil, vogliono richiamare circa 60.000 persone.
Questo secondo la rete social russa è una prova eclatante del fatto che le formazioni ucraine stanno subendo enormi perdite di uomini in varie direzioni. A Bachmut e Soledar il numero di morti non è dato a sapere. Secondo la rete social, notizia non verificabile, più di 20 diverse formazioni hanno già preso parte alle battaglie in questo settore.
Entro l’inizio della primavera, le autorità di Kiev devono creare unità pronte al combattimento composte da due corpi d’armata per condurre una campagna offensiva primaverile, quella che gli americani definiscono la campagna per la riconquista della Crimea. Non solo, i paesi occidentali hanno concordato un nuovo pacchetto di assistenza militare che presuppone che ad usarlo ci sia un esercito.
Sul territorio ucraino sono sorti vari campi di addestramento, si stanno formando attivamente 22 nuove formazioni come parte di varie unità delle forze armate ucraine, altre due sono in fase di pianificazione e altre sette stanno ripristinando la capacità di combattimento a causa delle perdite subite nel battaglie vicino a Bachmut. Ricordiamo che l’operazione della Wagner in questa area nasce prima di tutto per distruggere quanti più mezzi e quindi uomini possibile. L’operazione è infatti stata denominata Tritacarne Bachmut.
I termini per l’addestramento delle brigate meccanizzate e d’assalto di nuova costituzione sono molto modesti: nell’ambito dei comandi congiunti, il personale dovrebbe essere pronto entro il 1 marzo di quest’anno, e quelli compresi in 9 (47 e 67 ombr) e 10 ( 115, 116, 117 e 118 ombr, nonché 48 oabr) corpo d’armata – entro il 31 marzo.
Entro la primavera, l’Ucraina dovrebbe ricevere una parte significativa di veicoli corazzati a ruote per brigate meccanizzate (ad esempio, veicoli da combattimento di fanteria americana e tedesca “Bradley” e “Marder”). Parte dell’attrezzatura è già in Polonia.
L’unica formazione la cui data di prontezza è stata posticipata al 1 dicembre 2023 è la 5a brigata di carri armati, composta da 9 AK. Questa data è dovuta ai preparativi per il trasferimento dei moderni carri armati alla NATO: solo nella seconda metà dell’anno verrà consegnata la base dei veicoli corazzati pesanti.
Tenendo conto della forza approssimativa della brigata nelle forze armate dell’Ucraina a 4.000, la riserva di uomini reclutata supererà le 100.000 persone. Al momento, il ritmo e la natura della mobilitazione forzata indicano una grave carenza di nuove formazioni.
Ma anche se viene reclutato il numero richiesto di persone, sarà estremamente problematico addestrare tutte le persone mobilitate al funzionamento e all’uso di armi ad alta tecnologia e attrezzature militari in un tale periodo di tempo, soprattutto con l’urgente necessità di colmare le lacune in certe aree.
Allo stesso tempo, il compito delle autorità ucraine è quello di preparare una forza d’attacco superiore sia in uomini che in tecnica, che verrà utilizzato per attaccare in diverse direzioni. Le forze armate ucraine hanno ripetutamente utilizzato la tattica di inondare la linea del fronte di uomini , il che ha contribuito a creare problemi alle forze armate russe nelle regioni di Kherson e Kharkov.
E a tal fine, nella struttura del ministero degli Affari interni e della Guardia Nazionale dell’Ucraina ha iniziato a essere creata una coscrizione attiva e la mobilitazione di cittadini in età prepensionamento e pensionamento, compresi ex dipendenti delle forze dell’ordine.
Durante il fine settimana è stata annunciata la creazione di otto nuove brigate d’assalto nella Guardia nazionale, nella polizia e nel Servizio di frontiera di Stato dell’Ucraina. Queste formazioni saranno inviate in prima linea.
Mentre la prima linea manterrà la difesa e otterrà tempo, le formazioni “d’élite” del 9° e 10° corpo d’armata subiranno un addestramento intensivo sotto il pieno controllo degli istruttori della NATO.
Ma la tempistica della formazione delle unità d’élite suggerisce chiaramente la presenza di piani diretti per prolungare il conflitto il più possibile. E il ritmo della mobilitazione riguarda il desiderio di esaurire completamente le risorse umane dell’Ucraina.
Al fronte si apprende che le truppe russe hanno occupato più di un terzo di Bachmut (Artemivsk), ha dichiarato a Real Time l’ufficiale ucraino Denis Yaroslavsky.
Secondo le autorità locali la linea del fronte si è stabilizzata nella regione di Zaporizhzhia. Mentre il ministro per la Difesa russa Sergej Shoigu ha dichiarato che Soledar, Kleshcheevka, Podgornoye, Krasnopolye, Blagodatnoye, Lobkovoye, Nikolaevka sono passate alla Russia: «liberate grazie all’offensiva delle truppe russe». Secondo i conteggi russi «Le perdite ucraine a gennaio ammontano a più di 6,5 mila uomini, 26 aerei, 7 elicotteri, 341 carri armati». Il Ministro ha anche aggiunto: «Le forze russe hanno distrutto tutte le armi e le attrezzature fornite all’Ucraina, sia sulle rotte di consegna che nelle posizioni di combattimento». E ha chiosato: «I combattimenti nei pressi di Vuhledar e Bachmut si stanno sviluppando con successo».
Graziella Giangiulio