
Nella mattina del 31 maggio sulla social fera russa e ucraina si registra la notizia che le forze ucraine lasciano la zona residenziale di Severodonetsk. Più tardi gli analisti della la social sfera indicano che un terzo di Severodonetsk è già sotto il controllo della LPR. Pasechnik leader dell’LPR ha dichiarato: «Nell’area urbana di Severodonetsk durante la notte e la mattinata del 31 maggio sono stati registrati combattimenti contro gli ucraini, vogliamo preservare il più possibile le infrastrutture della città. Purtroppo, gli ucraini hanno obiettivi opposti, quindi la loro tattica di nascondersi dietro la popolazione civile viene utilizzata attivamente a Severodonetsk», ha chiosato il capo della LPR.
I residenti di Severodonetsk continuano a vivere in rifugi antiatomici a causa dei bombardamenti e attendendo che le battaglie finiscano. Nel primo pomeriggio del 31 si apprende che le forze armate ucraine hanno preso la decisione di consegnare la città. Secondo gli analisti della social sfera l’aggressione militare ha distrutto migliaia di case. «Probabilmente non c’è una sola casa a Rubizhne e Popasna che non sia stata colpita da mine e proiettili ucraini. Una situazione simile si può già prevedere a Severodonetsk e Lisichansk», ha dichiarato il capo della LNR Leonid Pasichnyk.
Nel pomeriggio del 31 maggio le aree urbane erano ancora in preda alla guerriglia. Secondo le autorità del Lughansk gli ucraini si stanno ritirando a piccoli gruppi verso Lysychansk. Il giornalista russo Alexander Kots, in un post scrive: «Si stanno ritirando in piccoli gruppi verso Lisichansk, formando una parvenza di difesa ad echelon fuori dai blocchi della città», specifica.
Fonti ucraine riferiscono che Zaluzhny è riuscito a convincere Zelensky a iniziare la ritirata dalla quasi già presa Severodonetsk verso Lisichansk, anch’essa tatticamente circondata dalle truppe russe. L’unica cosa è che Zelensky ha chiesto di ritardare il più possibile il processo per non interrompere la fornitura di armi.
Sempre via social si apprende che le Guardie della brigata Tashkent, combattenti della brigata delle guardie della milizia popolare dell’LNR, che stanno bombardando Severodonetsk insieme ad altre unità dell’LNR e russe sono entrati in città nel centro e dicono che gli ucraini non ci sono più. Parlano di rinvenimento di munizioni e armi statunitensi. Già in tarda serata metà della città era sotto il controllo Severodonestk. Secondo le stime ufficiali di Luhansk, il raggruppamento ucraino a Lysychansk conta circa 10.000 persone, on-line anche i video dell’arrivo dei militari in città. A confermare la notizia della presa della metà il capo della VGA locale, Oleksandr Struk
Gli ucraini continuano a ritirarsi con i combattimenti dalle zone residenziali della città verso la zona industriale dello stabilimento Azot. Le forze armate russe stanno avanzando verso la zona industriale lungo viale Khimikov da nord e viale Gvardeysky da est.
Confermata la notizia che unità separate ucraine, si trovano sotto il fuoco russo, si ritirano a Lisichansk, sull’alta sponda occidentale del Seversky Donets: gli ucraini cercheranno di fare una linea difensiva scalare e di stabilizzare il fronte. Il capo dell’amministrazione militare e civile di Luhansk controllata da Kiev, Sergei Gaidai, ha dichiarato alla BBC che la VSU potrebbe abbandonare Severodonetsk mentre le truppe russe e dell’LNR si spostano in profondità nella città.
Sul fronte orientale, l’artiglieria ucraina spara a 25 km da Izyum. Si registrano combattimenti vicino a Liman, Severodonetsk e Popasna. Gli ucraini bombardano vicino a Popasna
Sul Fronte Sud si continuano a rafforzare le posizioni russe.
Graziella Giangiulio