#UKRAINERUSSIAWAR. Putin: legge marziale ed evacuazione di Kherson. Fallisce l’attacco ucraino a Zaporizhzhya

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Si è tenuta regolarmente la riunione del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa presieduta da Vladimir Putin. Diversi i disegni di legge introdotti che vedono la Russia intraprendere a passo spedito la via dell’economia di guerra.

Tra le decisioni prese decreti che sanciscono l’introduzione della legge marziale in 4 regioni: Kherson, Zaporozhye, LPR e DPR. Nonostante la legge marziale i confini non saranno chiusi.

Otto regioni sono state trasferite in uno stato di livello di risposta medio. Tra questi: Crimea, Territorio di Krasnodar, Regione di Belgorod, Regione di Bryansk, Regione di Voronezh, Regione di Kursk, Regione di Rostov e Sebastopoli. Sempre in base al decreto firmato dal Capo dello Stato, il livello di preparazione di base è stato introdotto anche nel resto delle entità costitutive della Federazione.

Il livello medio di risposta si applica a Crimea, Territorio di Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli e implica: reinsediamento temporaneo dei residenti in aree sicure; limitare la circolazione dei veicoli ed effettuare ricerche sui veicoli. L’imposizione e l’applicazione di un regime speciale di entrata e uscita dal territorio e la restrizione della libertà di movimento all’interno del territorio; rafforzare la protezione dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica, la protezione delle forze armate, di importanti strutture statali e speciali.

La difesa territoriale viene introdotta nei territori annessi: serviranno 52.000 nuovi poliziotti. Ai capi delle regioni saranno conferiti poteri aggiuntivi per garantire la sicurezza. Putin ha dichiarato: «Sto dando istruzioni di creare un consiglio di coordinamento speciale, sarà guidato da Mishustin». L’indennità mensile di ogni mobilitazione privata dopo essere stata arruolata nell’unità sarà di 195mila rubli i responsabili per la gestione dei mobilitati e per le loro necessità saranno i Ministri Shoigu e Siluanov.

Il Governo della Federazione Russa dovrebbe preparare un progetto di decreto presidenziale sull’istituzione di un consiglio di coordinamento governativo federale allo scopo di soddisfare le esigenze che sorgono durante un’operazione militare speciale (anche per quanto riguarda la fornitura e la riparazione di armi, equipaggiamenti militari e speciali, mezzi materiali, servizi medici e sanitari, riparazioni, costruzioni e installazioni e altri lavori, e logistica). Il Consiglio è presieduto dal Presidente del Governo della Federazione Russa e comprende i rappresentanti del ministero della Difesa russo, del ministero degli Interni russo, del ministero delle Situazioni di Emergenza russo, del Servizio di Guardia Federale, del Servizio di Sicurezza Federale russo, del Servizio di Intelligence Strategica, di altre autorità esecutive federali e del Consiglio di Stato della Federazione Russa.

La Commissione del Consiglio di Stato della Federazione Russa per il “Governo statale e municipale” deve assicurare il coordinamento delle attività delle autorità pubbliche delle entità costitutive della Federazione Russa svolte durante l’introduzione di diversi livelli di risposta, nonché l’organizzazione dell’interazione tra le autorità pubbliche delle entità costitutive della Federazione Russa e le autorità pubbliche federali nello svolgimento delle suddette attività; il Responsabile sarà Sobyanin, sindaco di Mosca.

Il Consiglio di coordinamento definirà il compito da assegnare per garantire le esigenze emerse nel corso della conduzione dell’Operazione militare speciale, i settori chiave di tale compito, i termini per la sua attuazione nonché le persone tra i membri del Governo della Federazione Russa responsabili del lavoro in ciascun settore; il responsabile incaricato è Mishustin.

Il governo della Federazione Russa dovrebbe prevedere gli stanziamenti di bilancio necessari per l’attuazione dei decreti sopra citati entro il 1° novembre 2022, responsabile del progetto di stanziamento è Mishustin.

Alti funzionari dei Soggetti della Federazione Russa dovranno fornire assistenza nell’organizzazione di luoghi di alloggio per i cittadini della Federazione Russa chiamati al servizio militare di mobilitazione, altro supporto materiale e tecnico a questi cittadini e alle formazioni militari interessate, nonché nell’organizzazione di attività di formazione e istruzione per questi cittadini; garantire l’attuazione di una serie di misure di sostegno sociale per le famiglie dei cittadini russi chiamati al servizio militare al momento della mobilitazione. Atteso al Cremlino un rapporto entro il 1° novembre 2022 e successivamente con cadenza mensile.

Mosca non ha intenzione di chiudere le sue missioni diplomatiche nei paesi occidentali, hanno riferito fonti vicino al Ministero degli Esteri russo. La Russia, inoltre, non ha intenzione di imporre ulteriori restrizioni alle partenze dal Paese.

Mentre si svolgeva il Consiglio di Sicurezza è iniziata l’evacuazione di Kherson. Come ha dichiarato il deputato della Duma di Stato Vodolatsky: «Non ci sono piani per l’evacuazione dei residenti dai nuovi soggetti della RF, ad eccezione della regione di Kherson».

Nessuno prevede di consegnare Kherson alle forze armate ucraine, ha affermato Volodymyr Vasylovych, governatore di Kherson. Tutti i dipartimenti e ministeri dell’amministrazione civile della regione di Kherson si stanno spostando sulla riva sinistra del Dnepr, ha affermato Saldo. Gli insediamenti della regione di Kherson, ha proseguito il governatore, saranno allagati in caso di rottura di una diga, ma l’acqua non salirà più in alto di 1-1,5 metri.

Le autorità della regione di Kherson stanno pianificando il trasferimento di circa 50-60 mila persone sulla riva sinistra del fiume Dnieper. «Ci vorranno circa sei giorni per spostare i civili dalla riva destra della regione di Kherson alla riva sinistra e ad altre regioni della Federazione Russa», ha aggiunto il governatore. A Kherson comunque è già iniziato il trasferimento organizzato dei residenti sull’altra sponda del fiume Dnieper, dove è stata dispiegata la TAC, un decreto del governatorato ha stilato una serie di istruzioni e messo a disposizione un numero verde per le necessità dei cittadini.

L’ingresso dei civili nella regione di Kherson è chiuso per 7 giorni . Nel frattempo le truppe ucraine hanno lanciato un’offensiva in direzione di Novaya Kamenka-Berislav, nella regione di Kherson; al momento gli attacchi sono stati respinti, dicono dalla social sfera filo russa.

Il capo dell’ufficio di Zelensky, Yermak, commentando le dichiarazioni della parte russa sui bombardamenti di Kherson ha detto: «Le forze armate ucraine non bombardano le città ucraine – lo fanno esclusivamente i terroristi russi, che anche in Russia hanno aerei che cadono su abitazioni ed edifici».

Secondo il ministero della Difesa della Federazione Russa, il 19 ottobre, verso le 4 del mattino, le Forze armate ucraine, con un massimo di due compagnie, hanno fatto un altro tentativo di sbarcare truppe sulla riva sinistra del bacino di Kachovka e prendere il territorio della centrale nucleare. Per lo sbarco sono state coinvolte 37 barche e imbarcazioni con personale militare delle Forze armate ucraine, di cui 12 tipi pesanti e 25 leggeri.

Nel comunicato si legge: «Come risultato delle azioni attive delle truppe russe a guardia del perimetro esterno della centrale nucleare di Zaporizhzhya, la forza di sbarco nemica fu distrutta. Le perdite delle forze armate ucraine ammontavano a più di 90 militari ucraini e 14 barche. I resti della forza di sbarco furono dispersi dal fuoco dell’artiglieria nell’area acquatica del bacino idrico di Kakhovka».

Nella giornata del 19 ottobre si registrano nuovi bombardamenti su Kiev e a Ivano-Frankivs’k. Colpita la centrale termoelettrica di Burshtynska nella regione di Ivano-Frankivsk. Segnalati almeno 4 missili da crociera.

Graziella Giangiulio

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